novità su accesso e attività

Via libera del Cdm alla riforma dei commercialisti, nuove regole e abilitazioni rapide

Il tirocinio sarà possibile durante gli studi. L'ultimo "restyling" della professione risaliva a 20 anni fa

12 Set 2025 - 14:19

Tempi più rapidi per diventare dottore commercialista ed esperto contabile, effettuando il tirocinio per accedere all'abilitazione durante il corso di studi universitari: a prevederlo il disegno di legge delega per il riordino della professione economico-giuridica, approvato dal Consiglio dei ministri che, entro 12 mesi dall'entrata in vigore del provvedimento, dovrà emanare un decreto legislativo per ammodernare un comparto che conta circa 120mila soggetti, in tutta Italia.

Il testo, in tre articoli, indica le direttrici su cui dovrà muoversi il legislatore che, recita la relazione illustrativa, "non sarà chiamato ad attribuire nuove competenze professionali, bensì a censire le attività già previste" in altre normative, "tenuto conto anche dei recenti interventi di riforma che hanno profondamente inciso sull'esercizio della professione", tra cui il codice della crisi d'impresa, la riforma che porta il nome dell'ex ministro Marta Cartabia per le funzioni giudiziarie, nonché il 'restyling' fiscale licenziato dall'attuale governo.

A vent'anni dall'ultimo testo di revisione, si punta, poi, a prevedere una disciplina organica per operare in forma associata, o societaria. Si terrà conto anche delle rilevazioni delle Casse di previdenza dei dottori commercialisti e dei ragionieri, secondo cui il reddito di chi lavora insieme ai colleghi è mediamente 2,4 volte superiore di quanti hanno lo studio individuale. Saranno riviste anche le norme sulle specializzazioni nonché le regole sulle incompatibilità nell'esercizio della professione, prevedendo anche ipotesi di deroga temporanea in casi specifici.

Nel disegno di legge delega si evidenzia poi la necessità di rispettare le disposizioni della legge sull'equo compenso del 2023, prevedendo che siano stabiliti, con decreto ministeriale, su proposta del Consiglio nazionale della categoria, specifici parametri per la determinazione degli emolumenti per le prestazioni, anche erogate in forma aggregata.

Entusiasta il presidente dei commercialisti Elbano de Nuccio che, ringraziando il governo, elogia l'avvio del percorso che "porterà alla riscrittura della carta d'identità" della categoria, "per preservarne la funzione centrale nel nostro sistema economico e fiscale, in un contesto in costante e radicale mutamento". Un risultato "significativo", sottolinea, anche considerato "l'ostruzionismo portato avanti da una minoranza" di colleghi.

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