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Bce lascia i tassi fermi: ecco perché è l'ora della surroga sui mutui

La Banca centrale europea mantiene invariati i tassi di interesse e annuncia nuove previsioni su inflazione e crescita. Euribor stabile al 2%, rate ferme: per molte famiglie è il momento giusto per valutare la surroga

11 Set 2025 - 14:33
 © Ansa

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La Bce mantiene i tassi invariati per la terza riunione consecutiva del suo Consiglio direttivo. Il tasso sui depositi resta al 2%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,15% e quello sui prestiti marginali al 2,40%. Lo comunica la Banca centrale europea. L'ultimo taglio dei tassi risale alla riunione dell'11 giugno. La decisione della Banca centrale europea di mantenere fermi i tassi di interesse segna una pausa nella politica monetaria dopo mesi di tagli. Una scelta che si riflette direttamente sulle famiglie con mutuo: l'Euribor, indice di riferimento dei finanziamenti variabili, resta stabile attorno al 2%, mentre le rate hanno già beneficiato di un calo consistente rispetto al 2024. Con le nuove proiezioni che stimano un'inflazione vicina al target del 2% e una crescita moderata, per chi ha un mutuo in corso può essere il momento ideale per valutare la surroga e ottenere condizioni più vantaggiose.

La decisione della Bce: tassi invariati dopo mesi di tagli

 Il Consiglio direttivo della Bce, riunito a Francoforte, ha deciso di lasciare invariati i tre tassi di riferimento: il tasso sui depositi resta al 2,00%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,15% e quello marginale al 2,40%. Dopo una lunga fase di riduzioni, l'istituto guidato da Christine Lagarde sceglie la prudenza e interrompe la discesa del costo del denaro. La scelta arriva in un contesto in cui l'economia dell'Eurozona mostra segnali di miglioramento ma con dinamiche ancora fragili. Il quadro è segnato da un'inflazione rientrata verso il target e da un rallentamento della crescita globale. Per i mercati finanziari, lo stop rappresenta un segnale di stabilità dopo mesi di incertezza.

Inflazione e crescita: le nuove previsioni fino al 2027

 Secondo le nuove proiezioni elaborate dagli esperti della Bce, l'inflazione complessiva dovrebbe attestarsi in media al 2,1% nel 2025, all'1,7% nel 2026 e all'1,9% nel 2027. L'inflazione di fondo, al netto di energia e alimentari, è attesa al 2,4% nel 2025, al 1,9% nel 2026 e al 1,8% nel 2027. Sul fronte della crescita, l'economia dell'area euro è prevista in aumento dell'1,2% nel 2025, un dato migliore rispetto allo 0,9% stimato a giugno. Per il 2026 la stima è stata corretta al ribasso all'1,0%, mentre per il 2027 resta stabile all'1,3%. Queste indicazioni rafforzano l'idea che la Bce abbia raggiunto un punto di equilibrio nella sua politica monetaria, puntando ora a mantenere condizioni stabili per accompagnare il percorso di rientro dell'inflazione.

Mutui variabili: rate ferme dopo un calo di 135 euro in 18 mesi

 Gli effetti della politica monetaria si riflettono direttamente sui mutui. L'indice Euribor a 3 mesi, parametro di riferimento per i prestiti a tasso variabile, si è dimezzato nell'ultimo anno e mezzo, passando dal 3,95% di febbraio 2024 al 2% attuale. Per le famiglie questo ha significato un risparmio concreto: la rata di un mutuo medio a tasso variabile è scesa di circa 135 euro al mese, stabilizzandosi tra i 610 e i 615 euro. Un sollievo importante dopo gli aumenti registrati tra il 2022 e il 2023, quando il costo dei finanziamenti era salito rapidamente. Secondo gli analisti, i futures sugli Euribor confermano che l'indice resterà intorno al 2% almeno fino a tutto il 2026. Ciò significa che per i prossimi anni le rate dovrebbero rimanere stabili, senza nuove sorprese in salita.

Perché ora conviene valutare la surroga

 La stabilità dei tassi Bce e dell'Euribor apre una finestra favorevole per chi vuole migliorare le condizioni del proprio mutuo. Con la fine della discesa delle rate, il margine di ulteriori benefici si riduce, ma le condizioni attuali restano più convenienti di quelle sottoscritte negli ultimi anni. Gli esperti di Facile.it sottolineano che "tassi a questi livelli rappresentano un'opportunità anche per chi ha già un finanziamento in corso e vuole surrogarlo o sostituirlo per ottenere condizioni migliori". La surroga consente di trasferire il mutuo presso un'altra banca, senza costi aggiuntivi e con la possibilità di scegliere tra nuove offerte a tasso fisso o variabile più convenienti. In questo modo, le famiglie possono alleggerire la rata mensile e stabilizzare i propri impegni finanziari.

Come funziona la surroga a costo zero

 La normativa italiana prevede che la surroga del mutuo sia sempre gratuita per il cliente. La banca che subentra si fa carico delle spese notarili e di istruttoria, mentre non sono ammesse penali o costi aggiuntivi a carico del mutuatario. Per avviare la procedura è sufficiente presentare richiesta a un nuovo istituto di credito, che si occuperà di estinguere il vecchio mutuo e aprirne uno nuovo con le condizioni pattuite. L’operazione non modifica l’importo residuo del finanziamento, ma può ridurre la rata mensile grazie a tassi più vantaggiosi o a una durata diversa. Secondo gli esperti, è consigliabile valutare la surroga quando il differenziale tra vecchio e nuovo tasso è almeno di mezzo punto percentuale, così da rendere il passaggio realmente conveniente.

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