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Tirrenia, conti sequestrati: stop ai traghetti per Sicilia e Sardegna | A rischio il traffico merci verso le Isole

La compagnia di navigazione non avrebbe saldato il debito di 180 milioni con lo Stato: i commissari della ex società ordinano il blocco. Tenuta operativa solo la Civitavecchia-Olbia

Si fermano i traghetti della Tirrenia con destinazione Sicilia, Sardegna e Isole Tremiti. Stavolta non c'entra l'emergenza coronavirus ma il sequestro dei conti correnti della compagnia di navigazione, acquisita dall'armatore napoletano Vincenzo Onorato, già proprietario della Moby. Il gruppo, infatti, non avrebbe saldato il debito di 180 milioni con lo Stato. L'unica tratta tenuta operativa è la Civitavecchia-Olbia.

Il rischio per le merci - I commissari della vecchia società Tirrenia, infatti, hanno dato il via a un sequestro conservativo della Compagnia Italiana di Navigazione (Cin), new company creata al momento dell'acquisizione da parte dello Stato e poi a sua volta finita, nel 2012, nelle mani di Onorato, presidente della Moby. In questo modo si mette a rischio l'arrivo delle merce nelle isole.

 

Ripristinato il Civitavecchia-Olbia - Lo stesso Onorato, dopo aver definito "irresponsabile" l'azione dei commissari, ha deciso di ripristinare la tratta Civitavecchia-Olbia. "La Famiglia Onorato è legata ai collegamenti per la Sardegna da circa 130 anni e per questo motivo e per un obbligo morale ripristineremo uno dei collegamenti essenziali per la Sardegna, il Civitavecchia-Olbia con una nave Moby quanto prima non potendo Cin esercitare il servizio", ha fatto sapere tramite una nota.

 

Amministrazione straordinaria - Quella che una volta era una compagnia pubblica di navigazione Tirrenia, infatti, si trova in amministrazione straordinaria i cui commissari, probabilmente per assicurarsi la somma che l'armatore non ha ancora versato, hanno eseguito il sequestro conservativo sui conti Cin. 

 

Il blocco dei traghetti - Al sequestro dei conti il gruppo Onorato ha risposto bloccando i traghetti per le isole: "La società è liquida ma il blocco dei conti correnti impedisce l’operatività. Di conseguenza l'attività di Cin, compagnia che svolge in convenzione con lo Stato il servizio di continuità territoriale via mare per le isole, è stata paralizzata", ha fatto sapere il gruppo. 

 

Rischio caos nelle isole - La diretta conseguenza è che restano a terra, già dalla giornata di lunedì, non solo i passeggeri ma soprattutto camion pieni di merci destinate alle isole. Il blocco si aggiunge alle difficoltà di trasporto già dovute all'emergenza sanitaria in corso. "L'azione dei commissari Tirrenia in amministrazione straordinaria, malgrado le nostre assicurazioni e disponibilità mi appare, in questo particolare momento storico del Paese, a dir poco drammatico, di assoluta irresponsabilità", ha commentato Onorato. 

 

L'intervento del governo - In attesa di un intervento del governo, il ministero dei Trasporti e quello dello Sviluppo economico hanno fatto sapere che "scatterà la convocazione del collegio commissariale che ha bloccato i conti e anche i rappresentanti della società Tirrenia Cin. In questa fase critica per il Paese, in emergenza Covid-19, anche attraverso l’intervento di altri armatori non ci saranno problemi di trasferimento delle merci, in particolare alimentari e farmaceutiche, e di collegamenti con la Sicilia, la Sardegna e le isole minori".

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