COSA CAMBIA

Via libera alla revisione del Pnrr: 600 milioni passano dalla ricarica elettrica alla rottamazione delle auto

Altri 640 milioni tolti all'idrogeno per investire nel biometano. Rimodulati anche gli investimenti ferroviari

19 Mag 2025 - 21:02
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Fondi Ue per quasi 600 milioni di euro destinati a investire nella rete di ricarica elettrica cambiano destinazione e vanno a incentivi per la rottamazione auto. E' quanto si legge in un documento relativo alla revisione del Pnrr approvata dalla Cabina di Regia sul Piano di aiuti europei. La modifica - si legge nella Proposta di revisione - "riguarda la misura sulle infrastrutture di ricarica elettrica, di cui circa 597 milioni di euro vengono immediatamente reimpiegati in un nuovo programma di rottamazione e rinnovo del parco veicolare che promuove la sostituzione di veicoli a combustione interna con veicoli a zero emissioni, con incentivi più vantaggiosi per le fasce di reddito più basse".

Biometano e tratte ferroviarie

 Previsa anche la riallocazione di 640 milioni di euro dall'idrogeno nell'industria 'hard-to-abate' verso l'"Investimento Sviluppo Biometano". "L'incremento degli investimenti per l'implementazione degli impianti di biometano per lo sviluppo dell'economia circolare dei rifiuti e per incentivare il futuro della mobilità attraverso le automobili a basso impatto ambientale", si legge nella revisione tecnica, ha "un valore complessivo di 1,2 miliardi di euro, senza incidere sulla dotazione complessiva del Piano". La revisione prevede anche una "rimodulazione degli investimenti ferroviari per il potenziamento di tratte strategiche, modificate per cause di forza maggiore e sostituite con tratte che verranno concluse entro giugno 2026". 

Foti: "Confermato il primato dell'Italia nell'avanzamento del Piano"

 Le novità, spiega il ministro per gli Affari europei Tommaso Foti, sono "relative principalmente alla settima rata, su cui si è focalizzata l'attenzione della Commissione europea, e incidono anche sull'ottava, nona e decima rata. Con il pagamento della settima rata, attualmente in fase di verifica finale da parte della Commissione europea sarà confermato il primato europeo dell'Italia nell'avanzamento del Piano, con 140 miliardi di euro ricevuti, corrispondenti al 72% della dotazione complessiva e, in termini di performance, si raggiungerà circa il 55% degli obiettivi programmati".

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