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Professioni gravose, ecco chi potrebbe andare in pensione a 63 anni nel 2022

Sono più di 200 le attività lavorative a cui potrebbe spettare l'Ape sociale: il documento al vaglio di Governo e Parlamento

La sempre più vicina scadenza della sperimentazione di Quota 100 - fissata al 31 dicembre 2021 - rende prioritario definire i nuovi requisiti per l'uscita anticipata dal mondo del lavoro. In questo contesto si inserisce il progetto di allargare l'Ape sociale a un più ampio numero di mansioni in modo tale da permettere l'uscita dal lavoro a 63 anni per chi le esercita. La Commissione istituzionale sui lavori gravosi ha ampliato in un documento del 16 settembre 2021 l'elenco delle professioni gravose dalle 63 attuali alle 207 potenziali del 2022.

Cos'è l'Ape sociale - È stata la legge di Bilancio del 2017 a introdurre per la prima volta questa speciale indennità, destinandola a specifiche attività lavorative ritenute gravose o logoranti. L'Ape è infatti erogota dall'Inps ai lavoratori appartenenti a queste categorie per accompagnarli all'età pensionabile. Fin ora la misura interessava 15 categorie, ma dal 2022 l'elenco delle mansioni gravose potrebbe estendersi ad altri 27 codici ISTAT. In ogni caso, le nuove professioni candidate dovranno essere prima sottoposte al vaglio del governo e del Parlamento. 

 

Eccone l'elenco:

- bidelli
- badanti e colf
- saldatori
- tassisti
- falegnami
- valigiai
- conduttori di autobus e tranvieri
- benzinai
- conduttori di macchinari in miniera
- insegnanti delle scuole elementari
- commessi
- cassieri
- panettieri
- verniciatori industriali
- operatori sanitari qualificati
- magazzinieri
- portantini
- forestali

 

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