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Nadef: retribuzioni al palo, recupero del potere d'acquisto solo dal 2024

Inflazione sempre più sostenuta: la forbice tra prezzi e salari si apre sempre più

Nadef: retribuzioni al palo, recupero del potere d'acquisto solo dal 2024 - foto 1
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Con l'inflazione al galoppo, le retribuzioni restano al palo e un primo recupero del potere d'acquisto avverrà solo "a partire dal 2024".

E' quanto viene sottolineato in un approfondimento della Nota di aggiornamento al Def approvata questa settimana dal Consiglio dei ministri. La Nadef prevede per il settore privato retribuzioni in aumento dell'1,8% quest'anno, del 2,9% nel 2023 e del 2,5% nel 2024.

Ben al di sotto quindi del tasso di inflazione, con la forbice tra prezzi e salari che si apre sempre più. Anche se il confronto non va fatto proprio con l'indice dei prezzi al consumo (il Nic) che l'Istat pubblica mese per mese, il divario c'è ed è comunque forte. In base alla riforma degli accordi contrattuali del 2009, in sede di rinnovo dei contratti a costituire il punto di riferimento per l'adeguamento delle retribuzioni è infatti il tasso di variazione dell'indice armonizzato dei prezzi al consumo al netto dei beni energetici importati (ovvero l'Ipca-Nei).

 

"Tale indice - viene ricordato nella Nadef - è funzionale a contenere il rischio che shock inflazionistici di origine esterna si riversino sulla dinamica delle retribuzioni contrattuali, causando una rincorsa tra prezzi e salari". In pratica proprio quello sta accadendo con la cosiddetta inflazione "importata", legata cioè all'andamento sui mercati internazionali del gas e delle altre materie prime. Anche con queste basi, il divario quest'anno è però netto.

 

"Come già avvenuto in passato, - conclude la Nadef - nel momento in cui il prezzo del gas naturale e di altri combustibili fossili dovesse rientrare in linea con i valori degli anni pre-crisi, il costo della vita si ridurrebbe repentinamente e il tasso di crescita delle retribuzioni contrattuali ritornerebbe al disopra dell'inflazione complessiva, garantendo ai lavoratori un recupero di potere d'acquisto. Secondo la previsione tendenziale, ciò avverrà a partire dal 2024".

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