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Milano, l'immobiliare rallenta e per la città sarà un problema

L'offerta rallenta, i prezzi aumentano e nei prossimi mesi si prospetta una probabile minor propensione all'acquisto. "La risposta sta nei servizi", commenta Lorenzo Pascucci, founder di Milano Contract District

Tgcom24

Nel 2021 l'edilizia residenziale ha registrato un record, ma si rischia già un rallentamento nel mercato.

Ad annunciarlo le rilevazioni di settore, in particolare l'Associazione Nazionale dei costruttori edili. In generale, le stime dimostrano un trend positivo ma messo alla prova soprattutto dall'aumento dei prezzi delle materie prime e la difficoltà di approvvigionamento. L'offerta rallenta, i prezzi aumentano e nei prossimi mesi si prospetta una minor disponibilità all'acquisto. Con il risultato che a Milano, nel secondo trimestre 2022, le quotazioni crescono del 3,6%, facendola tornare la città più cara d’Italia.

Una condizione che non si concilia al meglio con i progetti di crescita immobiliare del capoluogo meneghino dove da qui al 2026 le statistiche ci dicono che ci saranno 200mila nuovi residenti, con una conseguente necessità di alloggi. 

 

La "personalizzazione" dell'offerta - Ma l'incontro tra domanda e offerta diventa sempre più incerto e, così, bisognerebbe agire proprio sulle modalità dell'offerta. "La risposta sta nei servizi", commenta così i dati di settore Lorenzo Pascucci, founder di Milano Contract District. Un gruppo, quello di Pascucci, che già dal 2016 ha introdotto nel mercato milanese il tema della più totale personalizzazione dell'offerta immobiliare, arrivando a fornire i suoi servizi integrati al 60% degli alloggi che verranno realizzati a Milano da qui alla metà del 2024.

 

La ricetta per un buon acquisto immobiliare starebbe nel renderlo "personale" tanto da semplificare al massimo l'attività al cliente e non lasciarlo solo né prima né dopo la spesa, accompagnandolo con una serie di servizi: "Questo metodo ha già introdotto in modo forte una forma di valore aggiunto - ha spiegato Pascucci - prendendo coscienza del fatto che l'investimento non riguarda solo l'involucro, ma l'allestimento degli interni, i sistemi, le soluzioni di design. Oggi si manifestano incertezze del mercato che spingono ancora di più in questa direzione”. 

 

E poi il riferimento al modello di mercato automobilistico per rendere più appetibile quello immobiliare: "Ormai, i costruttori di autoveicoli, fanno comprendere nel prezzo di vendita servizi che aumentano il valore del bene. Così anche in altri comparti, come quello della telefonia mobile. Non è una formula creata oggi, in funzione delle prospettive poco rosee, ma ormai in crescita negli ultimi sei o sette anni, tuttavia in questo momento congiunturale diventa particolarmente rilevante”. E anche in questo caso gioca un ruolo importante la tecnologia, che offre servizi diretti, che accompagnano il cliente anche dopo l'acquisto dell'immobile.

 

La realtà virtuale - “Una tecnologia ormai diffusa – prosegue Pascucci – è quella della realtà virtuale, che offre un riscontro diretto su come viene allestito l'immobile, passo dopo passo".  “Noi ad esempio – illustra il founder di Milano Contract District – abbiamo sviluppato una app, che come funzione fondamentale ha quella di dare la possibilità all'utente finale di restare agganciato al nostro customer service per tutti gli anni successivi alla consegna dell'immobile, con la possibilità di aprire un ticket per qualsiasi forma di assistenza”. 

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