Il vicepremier e ministro degli Esteri: "Da FI emendamenti su affitti brevi, dividendi e forze dell'ordine£
© salvini meloni
"Se cresce lo spread, se sale il rating dell'Italia, se le banche hanno potuto approfittare dei 200 miliardi messi a disposizione dal governo Conte per rinegoziare con la garanzia dello Stato prestiti che avevano già erogato, o dei crediti del Superbonus, sempre grazie a Giuseppe Conte, è giusto che quelle stesse banche ci diano una mano a continuare in una politica così profittevole". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, aggiungendo: "Se su 44 miliardi di profitti nel 2025 ce ne mettono a disposizione circa cinque per aiutare le fasce più deboli della società, credo che possiamo essere soddisfatti noi e che in fin dei conti possano esserlo anche loro".
"Non vogliamo tassare la ricchezza prodotta dalle aziende, perché daremmo un segnale sbagliato. Vogliamo un contributo sulla rendita accumulata per condizioni di mercato che la politica del governo ha fortemente contribuito a creare - ha sottolineato il capo del governo -. Ho spiegato che per mantenere i conti in ordine, occorrono delle risorse e le abbiamo chieste a chi, grazie a questa politica, ha avuto dei grandi benefici".
Anche Matteo Salvini torna a chiedere l'aiuto del sistema bancario per la prossima Manovra. "Non c'è accanimento nei confronti delle banche, mi limito a leggere i bilanci: le banche hanno fatto 112 miliardi di euro di utili, una parte di questi coperti da garanzie dello Stato, per cui se va bene si va utile, se va male c'è lo Stato", ha detto il vicepresidente del Consiglio. "Chiederò che sul piano casa una parte dei fondi arrivi con gioia ed entusiasmo da un sistema sta facendo margini importanti", ha precisato.
"Abbiamo 660 milioni di euro per i primi progetti pilota. Il problema è che questi denari sono dal '27 in poi, io ho bisogno di usarli anche nel '26 per la progettazione. Mi piacerebbe avere un progetto pilota per ciascuna delle 20 Regioni", ha spiegato Salvini. "Ovviamente - ha concluso - senza soldi non si fa nulla e ho bisogno che in conversione di legge di bilancio le risorse stanziate per il 2027 vengano anticipate per la pianificazione nel 2026. Si vota nel 2027, non posso perdere un anno prezioso".
"L'accordo sulle banche è chiuso, non si cambia perché c'è un accordo generale di tutti. Gli emendamenti (alla legge di bilancio, ndr) che presenteremo riguardano gli affitti brevi, l'articolo 18 (sui dividendi, ndr) e forze dell'ordine e forze armate". Così il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani rispondendo ai giornalisti, a margine di un convegno promosso dal suo partito alla Camera. Alla domanda se a breve ci sarà un nuovo confronto tra leader, ha risposto: "Io sono sempre pronto a confrontarmi con tutti, se serve si farà".