Il famigerato "bazooka" del presidente della Bce spara un altro potente colpo per risollevare l'economia dell'Unione Europea. La Bce taglia i tassi e amplia il Qe
© tgcom24
"La Banca centrale europea si aspetta che i tassi rimangano ai livelli attuali a lungo, e ben oltre l'orizzonte temporale degli acquisti che sta conducendo nel Quantitative easing". Lo ha detto il presidente dell'Eurotower Mario Draghi. "Con il nuovo pacchetto di sei misure di stimolo monetario - ha aggiunto - la Bce punta ad un ulteriore allentamento delle condizioni finanziarie, a stimolare il credito e a rinforzare la ripresa".
"Se necessario il Qe proseguirà oltre marzo 2017" - Il piano di acquisti di titoli potenziato e ampliato dalla Bce proseguirà "se necessario" oltre la scadenza prevista del marzo 2017 "e in ogni caso fino a quando vedremo una sostenuta risalita della dinamica di inflazione" a valori coerenti con gli obiettivi. Lo ha affermato il presidente della Bce, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo. La Bce ha alzato al 50% dal 33% il limite acquistabile di ciascuna singola emissione di bond attraverso il Quantitative easing.
"Tassi resteranno così o ancora più bassi a lungo" - I tassi di interesse tagliati dalla Bce resteranno "ai livelli attuali o più bassi per un esteso periodo di tempo", ha affermato Mario Draghi. "Tutti i Paesi dell'area euro devono sforzarsi di approntare una composizione delle politiche di bilancio più favorevole alla crescita", ha aggiunto. Con il nuovo pacchetto di sei misure di stimolo monetario la Bce punta a "un ulteriore allentamento delle condizioni finanziarie, a stimolare il credito e rinforzare" la ripresa.
Bce taglia drasticamente previsioni inflazione - La Bce ha drasticamente tagliato le sue previsioni di inflazione sull'area euro, soprattutto sul 2016 su cui ora stima un limitato 0,1 per cento, dal precedente 1 per cento, mentre sul 2017 stima 1,3 per cento e sul 2018 1,6 per cento.
"Scongiurata una disastrosa deflazione" - Nell'area euro "non siamo in deflazione e la situazione è sostanzialmente diversa da quello che era in Giappone negli anni '90 - ha continuato il presidente della Bce -. In assenza di interventi della Bce oggi avremmo una deflazione disastrosa che avrebbe avuto, come effetto implicito, quello di aggravare il peso dei debiti pubblici".