Il ministro Giorgetti: "Soddisfatti della promozione". Il report dell'agenzia: "Ci sono spazi per investimenti sostenuti. Migliorerebbero la crescita e il profilo di credito"
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Con una decisione storica, Moody's promuove il rating sovrano dell'Italia dopo 23 anni, elevando il suo giudizio da Baa3, il livello più basso dell'investment grade, a Baa2. L'outlook del Paese passa da positivo a stabile. "Siamo soddisfatti della promozione di Moodys, la prima dopo 23 anni. Un'ulteriore conferma della ritrovata fiducia in questo governo e dunque nell'Italia". Lo ha detto il ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti.
Moody's prevede che l'elevato debito pubblico italiano diminuisca "gradualmente a partire dal 2027". "Sul fronte positivo - scrive l'agenzia di rating - le riforme volte a migliorare l'efficienza del settore pubblico e il contesto imprenditoriale più ampio potrebbero portare a un miglioramento più sostanziale delle prospettive di crescita dell'Italia, con ripercussioni positive sulle finanze pubbliche". Tuttavia sul fronte negativo, "la riduzione dell'elevato onere del debito italiano dipende da una crescita del Pil relativamente robusta e da un aumento degli avanzi primari di bilancio. Ciò significa che una crescita più lenta o un risanamento fiscale meno pronunciato di quanto attualmente previsto farebbero deragliare le nostre proiezioni di una riduzione dell'onere del debito".
"Dal momento che si è creato spazio fiscale contenendo la spesa corrente e aumentando le entrate, giudichiamo probabili questi investimenti", scrive Moody's riferendosi alla previsione, nella bozza della Manovra, di investimenti pubblici che resteranno al di sopra del 3,5% del Pil nel periodo 2026-2028. Un livello sostenuto di investimenti pubblici "migliorerà il profilo di credito dell'Italia attraverso infrastrutture e competitività, e sosterrà la crescita economica".