L'agenzia di rating prevede una "continua e graduale riduzione del deficit nel 2025-2027", con il disavanzo atteso quest'anno al 3,1% del pil
Fitch alza il rating dell'Italia a BBB+ da BBB. L'outlook è stabile. La revisione al rialzo del rating riflette una "maggiore fiducia nella traiettoria di bilancio" dell'Italia "sostenuta da una crescente prudenza fiscale e da un forte impegno a raggiungere gli obiettivi previsti a breve e medio termine del nuovo quadro di bilancio dell'Ue", afferma Fitch. "Un contesto politico stabile, il continuo slancio riformatore e la riduzione degli squilibri esterni migliorano ulteriormente gli indicatori di credito dell'Italia", ha aggiunto Fitch. "Tanto studio, tanto lavoro. Serio e riservato. Abbiamo riportato l'Italia sulla giusta strada" ha commentato il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti.
Fitch prevede una "continua e graduale riduzione del deficit nel 2025-2027", con il disavanzo atteso quest'anno al 3,1% del pil. Il debito invece è atteso salire al 137,6% nel 2026, riflettendo aggiustamenti legati al superbonus. "Il debito resterà molto più elevato rispetto ai paesi" con rating BBB (la media era il 57,3% nel 2024) ma "prevediamo una riduzione dei rischi in termini di finanziamento e sostenibilità".
L'Italia ottiene una promozione da Fitch: la conferma che il percorso del nostro governo è quello giusto. Conti in ordine, responsabilità nelle scelte di bilancio, l'economia che si rafforza grazie all'aumento dell'occupazione: questi non sono slogan, ma risultati concreti", così Giorgia Meloni commenta la notizia della revisione al rialzo del rating italiano. "È un chiaro segnale di fiducia dai mercati internazionali: stabilità politica, politiche economiche credibili e sostegno a chi crea lavoro e ricchezza stanno dando i loro frutti - aggiunge il premier -. Siamo consapevoli delle sfide che ci attendono (crescita, debito, sostenibilità) ma oggi possiamo guardare avanti con orgoglio: il nostro impegno viene riconosciuto, e questo ci dà ulteriore forza per fare sempre di più, per l'Italia e le sue famiglie".