Una nuova ricerca condotta negli Stati Uniti dimostra che la messa al bando dei sacchetti di plastica ha avuto una ricaduta positiva sulle zone che hanno attuato simili politiche
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Quando vi chiederete se i divieti funzionano, allora leggete questo studio.
Una nuova ricerca condotta negli Stati Uniti dimostra che la messa al bando dei sacchetti di plastica in alcune aree del Paese ha avuto una ricaduta positiva.
Si tratta di uno studio pubblicato sulla rivista Science e redatto da Kimberly Oremus, professoressa associata presso la School of Marine Science and Policy dell'UD, e da Anna Papp, economista ambientale che ha conseguito il dottorato di ricerca in sviluppo sostenibile presso la School of International and Public Affairs della Columbia University nel 2025.
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I risultati sono stati ottenuti analizzando una grande quantità di dati raccolta tra il 2016 e il 2023 da Ocean Conservacy, un’organizzazione senza scopo di lucro i cui volontari puliscono circa 45mila coste in giro per gli Stati Uniti. Tutte queste informazioni sono state poi inserite nel database TIDES (Trash Information and Data for Education and Solutions), che ogni anno raccoglie dati recuperati tramite crowdsourcing da migliaia di pulizie in tutto il mondo.
I numeri sono stati poi confrontati con le centinaia di politiche locali in materia di plastica. Negli Stati Uniti, infatti, non c’è una politica federale, ma le decisioni sui sacchetti vengono prese a livello comunale, di contea e statale.
In questo modo i ricercatori hanno scoperto che i divieti e le restrizioni hanno portato a un minor incremento dei sacchetti di plastica rispetto al resto dei rifiuti, con una riduzione dal 25% al 47% rispetto ai luoghi che non prevedono politiche di divieto.
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Ma le notizie non sono del tutto positive. Nel complesso, infatti, i dati hanno mostrato che la quantità di plastica sulle coste e lungo gli argini dei fiumi americani è aumentata, anche i famosi sacchetti. Come ha detto la stessa Kimberly Oremus “non stiamo eliminando il problema, lo stiamo solo rallentando”.
Per risolvere un problema così grande, gli sforzi da fare dovranno aumentare ed estendersi a tutto il Pianeta.