A SAN DANIELE DEL FRIULI

Guardare al futuro, tra sostenibilità e tracciabilità

Il primo passo verso la sostenibilità a tavola è conoscere la storia di quello che mangiamo. È quello che succede con il Prosciutto che nasce a San Daniele del Friuli, tracciato dalla materia prima al prodotto finito

di Redazione E-Planet
20 Ott 2025 - 10:47
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Conoscere la storia di ciò che mangiamo è il primo passo verso la sostenibilità a tavola. Accade anche per tradizioni millenarie, come il Prosciutto che nasce a San Daniele del Friuli, tracciato dalla materia prima al prodotto finito. Ne abbiamo parlato con Mario Emilio Cichetti, Direttore Generale Consorzio del Prosciutto di San Daniele.

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Il Prosciutto di San Daniele ha una storia millenaria che nasce da mercati e scambi che si facevano in queste zone del Friuli tra derrate alimentari e prodotti dell'agricoltura. Ha una storia che è legata a luoghi, è legata al savoir-faire delle persone, alla qualità delle materie prime, che hanno un’origine completamente italiana. Il segreto è soprattutto il suo territorio, la sua natura, l'ambiente nel quale viene trasformato”.

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Denominazione di origine protetta significa zona in cui viene prodotto e questa zona dà delle caratteristiche al prodotto e per questo l'impegno del consorzio anche verso un piano di sostenibilità che stia attento a quelle che sono le condizioni ambientali, l'impatto che hanno le imprese sul territorio, l'aspetto delle persone che va curato perché deve essere sostenibile anche il lavoro e la tracciabilità del prodotto che assicura quelle che sono le regole disciplinari e che le fa diventare conoscibili anche al consumatore”.

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Tracciabilità è sinonimo di sostenibilità perché assicura al consumatore finale quello che sono stati gli elementi che hanno certificato un prodotto dalla nascita del suinetto fino alla trasformazione in prosciutto di San Daniele. Troviamo infatti sistemi codificati che assicurano a ogni operatore l'originalità del prodotto e quindi assicurano al consumatore finale la sua autenticità e la sua qualità”.

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Ci sono segni che attestano tutti gli elementi di certificazione che vengono svolti, c'è un organo di controllo appositamente designato dal Ministero di Politiche Agricole, il quale certifica l'autenticità del San Daniele e la sua qualità. Tutti questi concetti siamo riusciti poi a riportarli, appunto, dentro il nostro piano di sostenibilità in un nuovo e innovativo sistema di tracciabilità è un QR Code seriale consecutivo e uno diverso dall'altro. Ogni vaschetta racconta una storia diversa che è quella legata al prodotto al suo interno”.

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Un prodotto che da San Daniele del Friuli arriva a tutto il mondo.

Viene esportato circa il 17% della produzione totale annua. Noi produciamo circa 23 milioni di vaschette all'anno, tutte certificate col QR Code”.

Tracciabilità che è un vero valore aggiunto per il Consorzio.

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Fa parte degli attributi che l'Unione Europea ha dato ai sistemi DOP che danno certificazione di origine dei prodotti e di certificazione delle procedure che si devono rispettare per produrli e Per quanto riguarda, alla fine, la garanzia che viene data ai consumatori, dà la garanzia sia dell'origine che della qualità del prodotto".

"È grazie all'Unione Europea che possiamo fare questo tipo di iniziative e cerchiamo anche di comunicare quello che è il nostro sistema di sostenibilità proprio perché è diventata la sola degli elementi costitutivi del nostro prodotto e quindi si vive in tutte le fasi della produzione, si vive nell'organizzazione della comunità dei produttori e poi arriva fino al consumatore finale”.