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Sara Cesarotti: "Per eccellere servono tenacia e determinazione"

Sara Cesarotti, Head of Marketing & Communication di Garmin Italia racconta la sua storia a Tgcom24

Sara Cesarotti, Head of Marketing & Communication di Garmin Italia

Sara, partiamo da te: che bambina sei stata?
Sono stata sicuramente una bambina molto responsabile, estroversa e tanto, tanto curiosa. Mia mamma aveva inventato la storia dello “Scarponcino e il pesce rosso”, due personaggi che insieme giravano il mondo. Ogni sera la riempivo di talmente tante domande che a stento riuscivo poi ad addormentarmi: l’emozione che provavo nell’immaginarmi tutti quei minuziosi dettagli era troppa. Durante i pomeriggi ero poi sempre molto impegnata in mille attività: dal pianoforte al nuoto, dall’equitazione alla condivisione di interi weekend con gli scout. A ripensarci, l’organizzazione delle mie settimane era davvero molto serrata e forse è proprio per questo che anche oggi vivo comunque con molta serenità le mie giornate, anche se dense di impegni e scadenze.

 

Il marketing è sempre stato la tua passione.
Se devo essere onesta, durante il mio percorso universitario immaginavo di seguire le orme di mia madre: diventare commercialista e portare avanti lo studio di famiglia. Tuttavia, il mio DNA creativo ha ben presto preso il sopravvento su questi primi pensieri: più approfondivo studi legati al mondo del marketing, più sognavo di organizzare eventi progettando anche i più piccoli dettagli, seguire shooting di prodotto in posti mozzafiato e stravolgere le teorie di comunicazione grazie a un futuro pieno di cambiamenti non solo tecnologici. Alla fine non ho potuto fare a meno di seguire quelle intuizioni, quelle scintille creative e quelle che sono, in fin dei conti, le mie vere passioni, tanto che se potessi tornare indietro farei questa stessa scelta altre mille volte, perché comunicare e creare nuove idee tutti i giorni mi fa sentire viva.

 

Dall’università al mondo del lavoro è stato un passaggio velocissimo.
Ho sempre cercato la mia indipendenza anche durante gli anni universitari. Così, con molta tenacia, ho avuto l’opportunità d'intraprendere uno stage in un’azienda tecnologica proprio durante gli ultimi mesi di stesura della tesi, una società italiana gestita da una famiglia meravigliosa, che mi ha trasmesso i veri valori aziendali della passione per il proprio lavoro, del costante impegno per arrivare alla gratificazione quotidiana, del rispetto altrui per raggiungere obiettivi comuni sempre più importanti. Un’esperienza talmente significativa che ha posto le basi per tutto il mio percorso, regalandomi strumenti e qualità che impiego ancora oggi. 

 

L’esperienza di lavoro all’estero è stata importante.
Direi fondamentale, sia professionalmente che personalmente. Analizzare, comprendere e comunicare con una cultura diversa dalla propria forgia il carattere perché richiede costantemente di esercitare la propria flessibilità e la capacità di adattamento. Lavorare in un contesto giapponese e in un paese britannico ha sicuramente contribuito ad affinare il valore del rispetto del pensiero altrui. Solitamente, quanto queste esperienze siano di fatto preziose lo si apprezza solo dopo esser tornati nel proprio paese di origine e infatti così è stato sin dal primo giorno di lavoro a Milano.  

 

Essere donna nel mondo delle aziende tecnologiche: difficile?
Nel corso della mia carriera, fortunatamente, ho sempre percepito molto rispetto per l’uguaglianza di genere, forse perché in molti team marketing di aziende tecnologiche la percentuale di donne è sempre molto alta o forse proprio per sfatare il mito del mancato connubio tra donna e tecnologia. Ho sempre incontrato donne e ragazze motivate dalla passione per l’evoluzione e l’elettronica. Per quella che è stata ed è tuttora la mia esperienza, non mi sento di dire che per una donna sia difficile lavorare in contesti tecnologici, ma sono piuttosto fermamente convinta che possiamo eccellere in qualunque mondo desideriamo, servono sicuramente molta tenacia e determinazione.

 

Una carriera velocissima che ti ha portato a ricoprire posizioni apicali, come quella attuale in Garmin.
Ho sempre amato i cambiamenti positivi, quelle situazioni ove il fattore rischio diventa adrenalina pura e motivazione a raggiungere obiettivi sempre più interessanti. Il mio costante desiderio d'imparare cose nuove, studiare e approfondire i trend di mercato ha sicuramente contribuito alla mia rapida crescita professionale. In passato, ho ricoperto vari ruoli studiando e approcciando diversi aspetti del marketing, come il mondo retail e digital, per dedicarmi in ultimo alla pura comunicazione. Essere responsabile marketing in una multinazionale poliedrica come Garmin è sicuramente stimolante, sia grazie alla costante innovazione tecnologica dei prodotti, che porta tutti noi marketeers a ragionare sempre in ottica futuristica, sia grazie alle molteplici opportunità che derivano dalla gestione di mercati tra loro molto diversi, tutti caratterizzati da DNA specifici. Nell’arco di una giornata, per esempio, passiamo dal pianificare la comunicazione ad hoc per un evento nazionale dedicato al mondo del ciclismo allo studio di un lancio dedicato all’outdoor, magari al contempo trattando e immaginando il format per uno shooting dedicato al mondo della subacquea. Questa è la straordinaria opportunità di fare marketing in Garmin: non ci soffermiamo su un solo prodotto, ma studiamo nuove forme di comunicazione per parlare del nostro ecosistema in maniera semplice e chiara, per gli amanti di tanti sport e passioni diverse, come noi.

 

Il capitale umano: mai come in questi anni è diventato un tema fondamentale
Sicuramente il periodo storico appena trascorso ha inciso notevolmente su questo tema, aprendo le porte a nuove e necessarie considerazioni per rispondere ai fabbisogni di un mondo sempre più dinamico ed esigente. Si parla spesso di soft skills generiche come la comunicazione, l’empatia, la creatività, la leadership e così via: io credo fortemente nelle soft skills personali e uniche che ognuno di noi ha e che rappresentano i nostri punti di forza. Per migliorarci, ma anche ottenere il massimo dai propri colleghi, è strettamente necessario lavorare sui propri punti di forza per eccellere e diventare veri talenti. Sfruttare la spinta a volersi esercitare e perfezionarsi sempre di più non significa soltanto stare meglio con sé stessi, ma alimentare e contribuire ogni giorno a migliorare le proprie prestazioni. In Garmin crediamo molto in questa filosofia e cerchiamo di esercitarla tutti i giorni, anche grazie a numerosi training offerti dal nostro Head Quarter.

 

Lavoro e vita privata: che mi dici?
La ricerca dell’equilibrio tra queste due sfere è sempre stata una costante nella mia vita. Vedo nella sinergia virtuosa tra lavoro e vita privata una combinazione fondamentale per sentirmi soddisfatta e appagata: infatti, ho sempre dedicato molta attenzione alle mie responsabilità lavorative pur non trascurando i miei spazi personali con amici e familiari, e ho imparato che far convivere questi due aspetti in modo sinergico crea delle commistioni inaspettate. Mi piace pensare a tante delle attività che arricchiscono la mia vita privata come a tasselli che poi vanno a impreziosire il grande mosaico della mia vita lavorativa, che è fatta in buona parte da tantissima creatività. Partecipare a una mostra durante il weekend o vivere un’esperienza nella natura mi aiutano poi ad avere idee nuove e più fresche in ufficio. Si tratta di una sorta di condivisione biunivoca: molte delle cose che mi hanno fatto crescere sul lavoro hanno poi trovato posto nella mia vita privata. Due binari che, alla fine, non sono paralleli, anzi: intrecciandosi, talvolta riescono a creare degli incroci inaspettati e preziosi.

 

Una curiosità su di te: so che ami lo sport….
Adoro follemente lo sport perché è vita, benessere, passione. Negli anni, ho praticato tantissimi sport diversi, anche se il mio preferito rimane sempre il nuoto. Ho costantemente trovato nella pratica sportiva la mia valvola di sfogo, il mio porto sicuro e spazio personale dove poter riflettere, respirare, metabolizzare situazioni particolarmente critiche, così come momenti di pura gioia e ricaricare le energie per affrontare al meglio qualsiasi giornata. Grazie a Garmin ho fatto della mia passione il mio lavoro e non posso che esserne grata tutti i giorni. 

 

Se dovessi dire qual è la qualità più importante per fare carriera in azienda?
L’onestà intellettuale, spesso sottovalutata, ma che nel lungo periodo ripaga sempre: permette a chi ti circonda di potersi fidare, di credere e di puntare su di te. Quando si è onesti intellettualmente non si è condizionati dai pregiudizi e tutte le energie vengono spese per nuove idee di gran valore.
 

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