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Roberta Mariani: "Il bartending è il perfetto equilibrio tra intrattenimento, scienza e arte"

Roberta Mariani, Global Advocacy Director di Italspirits, racconta la sua storia ai lettori di Tgcom24

Roberta Mariani, Global Advocacy Director di Italspirits

Roberta, una laurea in lingue e poi una carriera legata al mondo dei cocktail. Com’è andata?

Oggi lavoro come Advocacy Director di Italspirits e agenzia di brand Innovation e strategy che ha dato vita a Italicus Rosolio di Bergamotto, Savoia Americano e Savoia Orancio; in pochi sanno, però, che ho studiato e mi sono laureata in Lingue Orientali. Le lingue e l’Oriente mi hanno sempre affascinata. Il desiderio di scoprire nuove culture e poter comunicare con persone di altri Paesi ha alimentato il mio sogno di diventare corrispondente in lingue estere dal Giappone. Per poter finanziare i miei studi ho iniziato a lavorare in un cocktail bar a San Felice Circeo, evitando di dipendere dalla mia famiglia. Ho cominciato a lavorare in sala, già con qualche anno di esperienza nell’ospitalità da barista in alcuni locali a Latina, la mia città di origine. 

 

Il mondo della notte ti ha attratto...

Sì, fu il “mondo della notte” a catturare la mia attenzione: le vibrazioni tra il giorno e la sera sono diverse in un bar, con un’atmosfera e un’intesa uniche tra le persone. Mentre mi destreggiavo per i tavoli per accogliere gli ospiti, ammiravo da lontano i bartender intrattenere gli ospiti e creare drink e ne fui rapita. Il bartending per me rappresenta il perfetto equilibrio tra intrattenimento, scienza e arte. Ho iniziato così a comprare i primi libri di cocktail, imparare la loro storia e le loro ricette, finché finalmente ho fatto il mio debutto dietro il bancone del bar. Ben presto divenne chiaro che il mio sogno era cambiato, ora volevo fare dell’ospitalità la mia carriera. Mentre scrivevo la mia tesi di laurea su Ryōtarō Shiba, scrittore giapponese, mi sono trasferita a Londra per lavorare nella capitale dei cocktail.

 

Quanto conta aver avuto esperienze professionali anche all’estero?
L’esperienza fuori dai confini è stata di fondamentale importanza per me. Immergersi in una cultura poco conosciuta, mettersi alla prova e confrontarsi con colleghi dai background molto diversi sono stimoli cruciali per la crescita personale. Una volta arrivata a Londra ho trovato una comunità di bartender molto aperta e accogliente, una rete di professionisti pronti ad aiutarsi gli uni con gli altri, sempre alla ricerca di continui stimoli, che, a dire il vero in una città come quella londinese non mancano mai. Il giusto connubio fra la costante ricerca dell’eccellenza e la dedizione a raggiungerla. Consiglio sempre a tutti di vivere un’esperienza all’estero, insegna molto riguardo a noi stessi ed è estremamente formativa.

 

Donna e manager: parliamo di soffitto di cristallo.
È un tema molto interessante, che mi sta particolarmente a cuore. Si sente spesso dichiarare che il mondo dell’ospitalità è un mondo dominato dagli uomini, in realtà la forza lavoro femminile rappresenta più del 50%. La disparità di genere è, tuttavia, evidente nelle posizioni manageriali e di leadership. Questa discrepanza sembra essere più pronunciata in Italia rispetto ad altri paesi Europei, dove è comune trovare donne di spicco o a capo di alcuni dei migliori bar al mondo. Purtroppo, pregiudizi e stereotipi continuano a ostacolare il progresso e a contribuire alla persistenza del cosiddetto “soffitto di cristallo”. È incoraggiante constatare che ci sono dei cambiamenti in atto, il costante impegno di sensibilizzazione da parte di organizzazioni quali Tales of the Cocktails e Roma Bar Show con i quali collaboro, stanno gradualmente influenzando il cambiamento promuovendo inclusività e uguaglianza nel settore dei bar, ma c’è ancora moltissimo lavoro da fare.


Attualmente sei Global Advocacy Director di Italspirits: in cosa consiste esattamente il tuo ruolo?
In qualità di Global Advocacy Director, il mio ruolo è fondamentale nel promuovere e diffondere la conoscenza dei marchi a livello internazionale, creare legami significativi con gli operatori del settore e contribuire alla crescita della nostra industria attraverso formazione e iniziative mirate. Da Italspirits guido l'elevazione delle esperienze dei brand e la costruzione di valore per Italicus Rosolio di Bergamotto e Savoia Rosso e Orancio attraverso programmi completi di formazione e coinvolgimento. Mi occupo di iniziative come l'Art of Italicus Aperitivo Challenge, di fiere internazionali del mondo del bar e programmi specifici del settore, attingendo alla mia vasta conoscenza e passione per gli Aperitivi, gli Amari e prodotti no&low alcol per ispirare ed educare coloro che operano nel settore della ristorazione e non solo. Inoltre, nel mio ruolo, sono coinvolta attivamente nello sviluppo di nuovi prodotti, contribuendo a espandere l'offerta di Italspirits e ad anticipare le tendenze della nostra industry.

 
L’impegno professionale a livelli così alti spesso lascia poco tempo da dedicare a sé stessi o alla famiglia.
Fin dalla giovane età ho imparato a destreggiarmi tra diversi impegni: prima lo studio e lo sport agonistico (sono un'ex pallavolista), poi studio e lavoro, e ora lavoro e benessere. Per me benessere significa avere tempo da dedicare alle persone care e a sé stessi. Sono una fervente sostenitrice dell'attività fisica, che sia in palestra o praticando ciclismo o Krav Maga, disciplina di autodifesa che è la mia più recente passione. Lo sport è sempre stato un elemento cruciale nella mia vita. Uno dei programmi di cui vado più fiera nella mia carriera è sicuramente il Martini Ciclismo, un'iniziativa volta a motivare i barman a migliorare il loro benessere attraverso l'attività fisica. Troppo spesso si usa la “scusa” di non avere tempo, ma credo fermamente che si tratti invece di gestire le proprie priorità e, una volta fatte delle scelte, esserne consapevoli. Per quanto riguarda la sfera familiare, vivendo all’estero e viaggiando molto, ho meno occasione di vedere la mia famiglia e i miei amici, ma con gli anni ho compreso che è la qualità del tempo trascorso con le persone a fare la differenza, non la quantità.

 

Il tuo cocktail preferito?
Mi piace cambiare a seconda del mood e dell’atmosfera, ma i drink aperitivo sono sempre tra i miei preferiti. Ho una predilezione per il gusto amaro, mi piace molto l’americano cocktail con Savoia Rosso, il Negroni e tra, le ultime scoperte, il Mezcalicus, metà mezcal, metà Italicus, lime e sciroppo di agave: da provare assolutamente!

 

Un suggerimento alle ragazze che intendono percorrere una strada come la tua.
A chiunque volesse percorrere questa carriera consiglio tanta determinazione e pazienza. Dedicarsi allo studio e sfruttare al massimo tutte le opportunità a disposizione. Rispetto a 15 anni fa, oggi è molto più facile avere accesso a materiale di informazione, video tutorial, masterclass online e molto altro. Inoltre, viaggiare per espandere le conoscenze e sfidare se stessi; visitare i bar show e seguire i seminari per poter imparare dalle esperienze di alcuni dei personaggi più influenti della nostra industria, fare domande, creare connessioni significative. Nel panorama internazionale e non, abbiamo sempre più figure femminili a capo di alcuni dei migliori bar al mondo. Il percorso non sarà privo di sfide, ma c’è una grande comunità pronta a sostenere chi lotta per un futuro più inclusivo e diversificato.

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