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Loredana Fartade: "Bisogna accettare le sfide e imparare dai fallimenti"

Loredana Fartade, Country Director Italy di La Redoute, racconta la sua storia a Tgcom24

Loredana Fartade, Country Director Italy di La Redoute

Loredana, grande carattere e determinazione fin da piccola…

Devo dire che il mio carattere è stato determinato fin da piccola, non solo dalla rigida impostazione della mia famiglia, ma anche da fattori esterni che hanno evidenziato questo lato del carattere. Sono nata in Romania e mi sono trasferita in Italia dall’età di otto anni, nel lontano 1998. A quei tempi l’inserimento di una persona straniera in ambito scolastico non era così semplice per cui, nonostante l’età, ho dovuto costruire una personalità solida che mi permettesse di affrontare le diverse situazioni che mi si presentavano giornalmente. Diciamo che le sfide non sono mancate mai sin da quando ero piccola ed ho imparato ad affrontarle con tenacia e con più serenità con il passare degli anni.  

 

Una laurea in economia e un percorso professionale iniziato subito: le idee erano chiare fin da allora.

Il mio percorso ha iniziato a formarsi e determinarsi fin dal liceo, quando la mia scelta è caduta sul liceo classico internazionale sperimentale, che propone sia lo studio delle materie classiche che delle materie come diritto ed economia in lingua inglese. Questo percorso mi ha permesso di avvicinarmi di più a quello che poi sarebbe stato il mio futuro tanto che, sopo la maturità a Torino, ho deciso di trasferirmi a Milano per frequentare l'università. Penso sia stata una delle migliori scelte fatte nella mia vita: la vita da studente fuori sede mi ha permesso di vivere in un ambiente estremamente stimolante sia in università, per la diversità delle persone incontrate durante il periodo di studio, sia al di fuori, vivendo in una città che stimolante da un punto di vista culturale. 

 

L’esperienza internazionale è stata determinante.

Le realtà internazionali mi hanno sempre accompagnata: nata in Romania, mi sono trasferita in Italia all’età di 8 anni e, appena arrivata a Milano per l’università, la mia famiglia si è trasferita a Chicago negli Stati Uniti. Questa distanzaha reso difficile lo stare lontano dai miei, ma mi ha dato modo di viaggiare molto, oltre all'opportunità di avere la mia prima esperienza lavorativa alla Camera di Commercio Italiana di Chicago. Dalla vita privata, agli studi, alle aziende per cui ho lavorato, ho sempre cercato di mantenere questo aspetto internazionale come costante, perché secondo me è un aspetto fondamentale per godere di una visione più ampia ed avere sempre nuovi stimoli.


Una carriera rapidissima: mi racconti com’è andata?

Non ho mai avuto paura di mettermi in gioco e di accogliere nuove sfide, anzi purtroppo penso che sia anche un mio difetto: quando vedo che le cose iniziano ad essere troppo semplici tendo ad annoiarmi ed inizio a cercare nuovi stimoli. Il momento di svolta più importante nella mia carriera è stato entrare nel team di Fashion Days (eMAG), da quel momento è iniziato il mio percorso all’interno del mondo e-commerce grazie al quale ho avuto le basi per conoscere l’e-commerce e mi ha permesso di sviluppare le capacità per poter entrare a far parte del team marketplace Veepee. Qui ho portato avanti un progetto molto importante e ambizioso per l’azienda: lo sviluppo del marketplace. Grazie a questa esperienza ho avuto l’occasione di conoscere il direttore commerciale di Aosom che ha visto in me la persona ideale per sviluppare il mercato dell’Est Europa dandomi il ruolo di Head of Sales & Operations della branch. Costruire un ramo d'azienda da zero è stata una grande opportunità, ma allo stesso tempo una grande sfida, che tra lacrime e sudore, ma soprattutto grandi soddisfazioni, mi ha permesso di sviluppare e crescere un business ed allo stesso tempo un team meraviglioso. Ed oggi eccomi qui: La Redoute mi ha lanciato questa nuova sfida ed io l’ho colta con molta passione, sono orgogliosa di poter contribuire allo sviluppo del mercato italiano per questo brand di rilevanza storica. 


Donna e manager, a volte non è facile.

Il fatto di essere donna e con grandi ambizioni non mi ha mai ostacolata: penso di trovarmi in una società in continua evoluzione, anche se - bisogna ammetterlo - siamo solo all’inizio di un lungo percorso. Nel mio cammino ho incontrato tante donne leader che mi hanno ispirata e tutt’oggi in La Redoute sono circondata da donne forti e illuminanti. La prima persona che ha contribuito alla mia determinazione e al non arrendermi mai però è mia madre, che ancora oggi è fonte continua di ispirazione. Sicuramente essere donna in alcuni contesti lavorativi è difficile, perché siamo ancora in evoluzione rispetto a certi canoni: mi è successo di trovarmi in situazioni imbarazzanti o di ricevere commenti inappropriati solo per via del mio genere, ma sicuramente questi episodi capiteranno ancora e non devono essere ostacoli per nessuna donna. 


La Redoute è una realtà in progressivo sviluppo: quali sono i tuoi (e i vostri) obiettivi?

La Redoute è un marchio storico francese presente sul mercato da 180 anni e parte del gruppo Galeries Lafayette.  Il sito italiano è stato lanciato nel 2017, ma nell’ottica di sviluppare ulteriormente la presenza e conoscenza del brand sul territorio italiano, all’inizio dell’anno abbiamo deciso di aprire la sede italiana. L’obiettivo di La Redoute Italy è quello di portare attraverso la vasta offerta di arredamento e biancheria per la casa, un tocco di lifestyle francese nelle case degli italiani. Attraverso i nostri brand La Redoute Interieurs e AmPm, linea premium, vogliamo diventare "top of mind" dei nostri clienti italiani quando pensano ad un arredamento di design di alta qualità a prezzi accessibili. I clienti francesi e italiani sono dei clienti molto attenti al design non a caso in La Redoute abbiamo deciso di creare le nostre collezioni in-house con l’aiuto di designer interni e di sviluppare delle collezioni in collaborazione con noti designer, come ad esempio Emmanuel Gallina, che lavora con noi sulle collezioni di AmPm da molti anni. 

 

Un suggerimento alle ragazze che intendono fare un percorso di carriera in azienda?

Innanzitutto accettare le sfide e imparare dai fallimenti: non bisogna avere paura di accettare incarichi o progetti impegnativi. Occorre accettare i fallimenti come esperienze di apprendimento e usarli per crescere e migliorare perché la resilienza e la capacità di adattamento sono qualità fondamentali nel mondo del lavoro. In secondo luogo, bisogna credere in se stesse: avere fiducia nelle proprie capacità sapendo di avere le carte in regola per avere successo in qualsiasi settore. Fidarsi dell'istinto ed essere disposte a correre rischi: trovare dei mentori che ci possano guidare nel percorso professionale e che possono dare consigli, condividere le loro esperienze per riuscire a superare le sfide, la mentorship può essere preziosa per la crescita personale e professionale. Infine, ultimo ma non meno importante, dare priorità alla cura di sé, ponendo dei limiti e dedicando tempo agli interessi e alle relazioni personali. L'equilibrio tra vita professionale e personale è essenziale per il successo e il benessere generale.

 

Qualcosa su di te da condividere con i nostri lettori.

Sicuramente quello che mi piacerebbe condividere è che per arrivare al traguardo che ho raggiunto oggi ho dovuto lavorare sodo e - come si suol dire - “fare la gavetta”, ma soprattutto non arrendermi mai. Non è sempre stato facile, ho avuto anche io i miei momenti di debolezza e ho passato dei momenti bui dovuti ad esperienze personali, ma sono sempre riuscita a rialzarmi e in questo è stato fondamentale l’appoggio della mia famiglia, del mio partner e degli amici. Penso che la più grande ricchezza del mondo sia essere circondati da persone che ti appoggiano e ti spronano a dare il massimo. Secondo me non importa tanto quanto lontano riesci ad andare, ma con chi condividi il viaggio verso questa meta: non solo nella sfera personale, ma anche in quella professionale, perché ho sempre creduto che le persone del team con cui lavori determinino il successo di un’azienda. 

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