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Annarita Micheli: "Ho sempre sperimentato tantissimo per essere sempre me stessa"

Una vera artista che ha saputo mettersi in gioco e raccogliere nuove sfide: Annarita Micheli si racconta a Tgcom24

Un percorso professionale in ambito impiegatizio lasciato per dedicarsi alla famiglia, ma senza mai dimenticare la passione per l'arte: Annarita Micheli ha deciso di aprire una vetrina virtuale, PezziRari.art, per proporre l'arte in modo tutto nuovo.

Annarita Micheli, Cofondatrice di PezziRari.art  

Annarita, buongiorno. Lei si trova a Pavia, non è così?
Sì, sono a Pavia, la mia città, anche se devo ammettere che Milano mi manca moltissimo, perché è una città che amo in maniera viscerale: le sono molto legata e, in periodi normali, ci vado almeno un paio di volte al mese, ma adesso, ovviamente, tutto è diverso. 

 

Iniziamo dal principio: mi racconta un po’ di sé?
Quando ero bambina non avevo un sogno particolare, ma quello a cui non potevo rinunciare erano libri, carta, matite e colori in quantità. Non avevo grandi possibilità di viaggiare fisicamente, quindi viaggiavo con la fantasia. Quanto al lavoro, dopo il diploma come ragioniera e qualche esame alla facoltà di Giurisprudenza, ho iniziato subito a lavorare, con un discreto successo professionale debbo ammettere. Erano gli anni ’80, quando a Milano più che il titolo di studio contavano voglia di fare e capacità: esattamente quello che a me non è mai mancato.

 

Quando è cambiato qualcosa nel tuo percorso?
Dopo la seconda maternità, a causa di una serie di circostanze e anche per il fatto che mi sarebbe piaciuto dedicarmi quanto più possibile alla famiglia, ho iniziato a lavorare part time, ma alla fine ho deciso di sospendere l’attività professionale, non senza qualche rammarico.

 

Tuttavia, non ha mollato…
Io sono un autentico uragano, non sto mai ferma, sono incredibilmente curiosa e volitiva. Per questo motivo mio marito, il mio più grande alleato e sostenitore, mi ha spronato suggerendomi di fare quello che mi era sempre piaciuto fare, ovvero l’artista. Ho fatto un percorso come autodidatta, studiando cosa facevano gli altri, senza però farmi eccessivamente influenzare per non rischiare la contaminazione da altri. Ho sempre sperimentato tantissimo per essere sempre me stessa.

 

Il suo rapporto con l’arte è particolare.
Sì, ho sempre pensato che non sono io a dover dire cosa rappresenta un mio quadro, ma lo spettatore a decidere che cosa significa per lui e quindi a dargli un titolo. Dall’astrattismo sono passata anche all’omino equilibrista, che rappresenta tante cose, dalla difficoltà di stare al mondo, all’amore, alla gelosia e così via, lasciando sempre spazio alla fantasia di chi guarda.

 

Come nasce PezziRari.art?
E’ un’idea condivisa con una mia amica, Paola Alma Gemelli, conosciuta ad una mostra: abbiamo deciso di progettare un sito di e-commerce dedicato all’arte, una vetrina a disposizione di artisti e artigiani, per dare l’opportunità a molti di affacciarsi al mondo dell’arte in un modo nuovo. Il sito è stato inaugurato da pochissimo e pian piano stiamo “riempiendo” le vetrine.

 

Come hanno reagito in famiglia nel trovare a casa una imprenditrice?
I miei figli, Claudia, 22 anni, e Lorenzo, 15, mi conoscono e sanno che sono un uragano e che non ho mai mollato e non mollerò mai. Del resto, sono una sognatrice e finalmente adesso sento che sto realizzando alcuni dei miei sogni.

 

Un suggerimento alle donne che desiderano inseguire un sogno?
Credo sia importante sottolineare che tutti noi abbiamo delle caratteristiche importanti, ma spesso non riusciamo a vederle perché siamo incasellati in ruoli preconfezionati. Al contrario, dobbiamo essere noi stessi e scoprire quali sono le cifre che ci distinguono, senza mai metterci in competizione con qualcuno, ma trovando la nostra strada. Bisogna comportarsi sul lavoro come in famiglia: noi donne siamo il vero collante anche in azienda, grazie alla nostra sensibilità e alla capacità di scoprire il mondo con lo stupore che i bambini ci trasmettono. Aggiungo che il mio motto è: non si dice non lo so fare, si dice non l’ho ancora imparato.

 

Un suo augurio per questo 2021?
La mia idea è che ci sarà un nuovo rinascimento e ci attenderà un periodo bello. Inoltre, pur sentendomi cittadina del mondo, credo che l’Italia e gli italiani siano davvero speciali: noi abbiamo il gusto del bello a cui forse a volte siamo fin troppo abituati. Il periodo post Covid-19 sarà perfetto per riscoprire il nostro Paese e riconoscerne il valore che ha e che merita.

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