Pois: ne abbiamo di tutte le misure, piccole, medie e grandi. E, ovviamente, anche di tutti i colori. E gli occhi nel guardarle ballano la tarantella
© agenzia
Va bene, abbiamo capito che quest'anno vanno di moda le palle. In fondo le palle girano e rigirano, a volte fanno pure il triplo salto carpiato. Passano dalle passerelle ai cartelloni pubblicitari. Ma nella moda si limitano ad animare le stoffe. Sono arrivata alla conclusione che vengano sempre riciclate perché sono il risultato di uno sfogo creativo.
Pensate che il mitico pois saltò agli occhi di grandi e piccine/i nel 1928, quando la fedelissima fidanzata di Topolino, Minnie, apparve in un cartoon con la sua insostituibile gonnellina a palline. E dalla Topolina alle donne. Le palle e le palline si sono scatenate, stimolando l'estro creativo di grandi stilisti e sarte di case e botteghe. Negli anni '50 divennero un vero e proprio tormentone: le gonne delle star del cinema si trasformarono in pallottolieri viventi sfoggiando uno stile dinamico e movimentato. Negli anni '60, i pois di tutte le misure e colori, simboleggiarono uno stile vivace, allegro e irriverente.
Le palle ebbero la funzione di sovvertire uno stile inquadrato e chiuso all'interno di rigide regole che non riguardavano soltanto la moda, ma il pensiero sociale. Le palle e le palline sui capi erano l'incarnazione di una vita indipendente e passionale. Come dimenticare l'ombrellino rosso a pois dell'affascinante Marilyn Monroe. Ma udite, udite, i pois entrano in scena nella seconda meta dell'ottocento nei vestiti della polka boema (in realtà si erano già visti, ma con troppa discrezione per farli arrivare al successo). Pensate da quanto tempo viene imitato e riadattato questo stile.
Adesso la moda delle palle è una vera ossessione. Ancora oggi ne abbiamo di tutte le misure: piccole, medie e grandi. E, ovviamente, anche di tutti i colori. Ancora adesso, gli occhi nel guardarle ballano la tarantella, soprattutto se sono piccole. Non ci siamo proprio abituati alla loro magia. Sarà questo il segreto del loro successo? Non riusciamo a sottrarci al loro potere attrattivo e ipnotico. Veniamo rapiti e la nostra attenzione vacilla. Ci confondono perché, incredibile ma vero, vogliamo contarle. Facciamo finta di niente, ci guardiamo intorno per tentare di distrarci, ma alla fine andiamo sempre a finire sulle palle incantatrici. Ci accaniamo al punto che, talvolta, da parte delle donne, volano certi schiaffoni. Maschietti dagli occhi poco discreti si concentrano troppo sui nostri pois. Poveri uomini, in fondo non guardano le curve in evidenza ma le palle in movimento.