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Al Centro Espositivo Comunale di Cecina, 28 manifesti originali raccontano il lato più diretto e popolare dell'artista
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Il Centro Espositivo Comunale del Comune di Cecina ospita una mostra destinata a segnare la stagione espositiva italiana: “Pablo Picasso – I suoi poster”. Un progetto di respiro internazionale che fino al 1 marzo porta per la prima volta nel nostro Paese 58 manifesti originali del maestro spagnolo, provenienti dalla prestigiosa Collezione Röthlisberger, considerata una delle più complete al mondo nel suo genere.
La mostra offre uno sguardo inedito su Picasso, lontano dai grandi dipinti simbolo del Cubismo, dal Periodo Blu o da capolavori come Guernica, per concentrarsi su un aspetto meno noto ma centrale della sua produzione: il manifesto come strumento di comunicazione di massa. Negli anni Cinquanta e Sessanta, nel secondo dopoguerra, l’artista sceglie infatti la cartellonistica per portare l’arte fuori dai musei e renderla fruibile a tutti, trasformando il linguaggio grafico in veicolo di messaggi culturali, civili e politici.
I manifesti esposti sono il risultato di oltre trent’anni di ricerca del collezionista svizzero Werner Röthlisberger, che ha ricostruito uno dei portfolio di poster più importanti della storia dell’arte: circa 150 manifesti attribuiti a Picasso, di cui oltre cinquanta concepiti come vere opere grafiche originali. A Cecina ne arriva una selezione di assoluto rilievo, già ammirata in importanti istituzioni europee tra Svizzera, Francia, Grecia e Germania.
Il percorso espositivo si articola in quattro sezioni tematiche. Ceramic posters rende omaggio a Vallauris, la città in cui Picasso visse e lavorò a lungo, e alla tradizione ceramica locale. Peace posters racconta il suo impegno civile, con manifesti dedicati alla pace, tra cui la celebre colomba realizzata per il Congresso Mondiale di Parigi del 1949. Bullfighting esplora la passione viscerale dell’artista per la corrida, mentre Posters for various exhibitions testimonia il suo costante sostegno alla diffusione della cultura, attraverso la promozione di mostre proprie e di artisti a lui vicini.
Colori accesi, segni essenziali, immagini immediate: nei poster di Picasso convivono audacia creativa e straordinaria capacità di sintesi visiva. Ogni manifesto è pensato per colpire, comunicare, lasciare un segno duraturo nello sguardo dell’osservatore. Un’idea che, come sottolineava Röthlisberger, richiede spesso più intenzionalità di molte opere uniche, perché il messaggio deve reggere il tempo e la riproduzione.
Ad accompagnare l’esposizione, per tutta la sua durata, un calendario di incontri e iniziative dedicate al mondo dell’arte e alla figura di Picasso, ospitate presso la Sala Consiliare del CEC. L’apertura ufficiale è prevista per domenica 7 dicembre alle 16 con una conferenza pubblica, seguita alle 17 dall’inaugurazione della mostra. Un appuntamento che promette di raccontare Picasso come forse non lo si è mai visto: artista totale, ma soprattutto straordinario comunicatore.