fino a gennaio

Picasso, Mirò e Dalì: i tre grandi di Spagna in mostra a Milano

Alla Fabbrica del Vapore 250 opere per l'esposizione "I Tre grandi di Spagna: tre visioni, un'eredità"

28 Ott 2025 - 09:54
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© Giovanni Daniotti
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Pablo Picasso, Joan Miró e Salvador Dalí sono i protagonisti della mostra "I Tre grandi di Spagna: tre visioni, un'eredità", ospitata alla Fabbrica del Vapore di Milano fino al 25 gennaio 2026. L'esposizione mostra curata da Joan Abellò, con Vittoria Mainoldi e Carlota Muiños, ripercorre le tappe fondamentali della storia dei tre giganti dell'arte a cominciare della loro formazione, il fermento culturale della Catalogna, fino alla comune rottura con i canoni accademici e al trasferimento nella Parigi delle avanguardie, passando per incontri cruciali e momenti di svolta.

Un’esposizione mai realizzata prima e concepita appositamente per lo spazio milanese. E uno sguardo all’eclettismo tecnico che accomuna Picasso, Miró e Dalí: pittura, scultura, grafica, poesia, cinema, arti applicate e interventi in ambito architettonico e pubblico si fondono nel corpus di ciascuno di questi tre artisti che sfidano le classificazioni e moltiplicano i linguaggi dell’arte.

La mostra riunisce oltre 250 opere note e meno note, alcune delle quali esposte per la prima volta in Italia, in un immaginifico dialogo tra i tre maestri, simbolo della storia del Primo Novecento, fatta di guerre e dittature. Per questo motivo verrà data particolare attenzione alla celebre "Guernica" di Pablo Picasso, e all'anno 1937, in cui fu realizzata, come grido per la Pace. Bozzetti preparatori, fotografie scattate da Dora Maar - fotografa, poetessa e artista allora amante di Picasso - che ne attestano la lavorazione, e ancora opere coeve dell'artista che mostrano il clima culturale dell'epoca, così simile a quello contemporaneo.

Tra le opere in mostra, per la prima volta in Italia, la massiccia scenografia teatrale "Bacchanale", realizzata da Salvador Dalì nel 1939 per l'omonimo balletto, che fu la prima collaborazione del pittore con I Balletti Russi di Montecarlo, che prima di lui si erano avvalsi di quella, tra gli altri, proprio di Picasso e Mirò. La mostra racconta come ciascuno abbia elaborato un linguaggio radicalmente personale, contribuendo a plasmare il panorama dell’arte del secolo scorso. Il filo conduttore che unisce i loro percorsi artistici è sicuramente il Surrealismo che ben rappresenta il cuore della mostra. Da segnalare anche la celebre "Suite Vollard", raccolta di 100 incisioni realizzate da Pablo Picasso tra il 1930 e il 1937, che esplora temi cari alla poetica picassiana, come il mito del Minotauro, l’atelier dell’artista o il rapporto tra eros e creazione, la serie "Femme" di Joan Mirò, realizzata nel 1965 in cui l’artista trasforma la figura femminile, soggetto ricorrente nella sua opera, in un simbolo universale.