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Italo Calvino, i "Destini incrociati" con Franco Maria Ricci in mostra al Labirinto della Masone

Fino al 7 gennaio la mostra che ricostruisce il rapporto di amicizia e la collaborazione professionale tra lo scrittore e l'editore, attraverso dattiloscritti originali, lettere autografe, foto inedite e pubblicazioni

Fotogallery - I "Destini incrociati" di Italo Calvino e Franco Maria Ricci in mostra al Labirinto della Masone

Italo Calvino nasceva 100 anni fa, il 15 ottobre 1923 a L'Avana (Cuba), destinato a cambiare in maniera irreversibile la storia della letteratura italiana.

Per celebrare la ricorrenza speciale, allo scrittore e alla sua amicizia con l'editore Franco Maria Ricci è dedicata la mostra "Destini incrociati", ospitata dalla biblioteca del Labirinto della Masone a Fontanellato (Parma) fino al 7 gennaio 2024. Un percorso nella storia di un rapporto professionale e di amicizia capace di dare vita a capolavori indiscussi, che si dipana tra copertine di libri e riviste, dattiloscritti originali, lettere autografe e fotografie.


Il percorso espositivo

  Nella biblioteca del Labirinto della Masone, che non a caso prende il nome di Sala Calvino, sono esposti i documenti che testimoniano la collaborazione tra Italo Calvino, scrittore geniale, e Franco Maria Ricci, editore illuminato. Preludio alla mostra "Destini incorciati" è la sala del Codex Seraphinianus, cui Italo Calvino dedicò un articolo nel primo numero della rivista FMR, poi comparso come introduzione alla seconda edizione Ricci del Codex Seraphinianus, quella del 1992. Nel percorso espositivo, oltre alle copertine dei lavori di Ricci e Calvino, sono presenti anche foto dell'editore e dello scrittore, soprattutto risalenti alla preparazione del volume Tarocchi, tratte dall’archivio della casa editrice e molte delle quali inedite. Tra gli altri documenti, c'è anche il bellissimo Curriculum Vitae che l’editore chiese allo scrittore come corredo del volume dedicato ai tarocchi. In mostr anche una coppia di ritratti originali del disegnatore Tullio Pericoli, dedicati ai due protagonisti. Chiude la mostra una video proiezione che dà spazio alla testimonianza del premio Nobel per la letteratura, Orhan Pamuk.


L'amicizia tra Italo Calvino e Franco Maria Ricci

  L'amicizia tra Italo Calvino e Franco Maria Ricci durò oltre 20 anni. Fu un rapporto di grande stima e affetto, narrato nella mostra "Destini Incrociati" con le loro stesse parole, attraverso gli scambi epistolari su argomenti anche personali. Fu questa affinità di anime la base su cui lo scrittore e l'editore costruirono una collaborazione professionale capace di dare frutti prelibatissimi.

 


La collaborazione professionale

 Era il 1969 quando, grazie a Franco Maria Ricci, venne pubblicato per la prima volta "Il castello dei destini incrociati" di Italo Calvino, nel prezioso volume "Tarocchi. Il mazzo visconteo di Bergamo e New York", presente in mostra nella sua prima edizione. Un punto di partenza per editore e scrittore, che da lì in avanti hanno iniziato un percorso nel segno dell’incontro fra la parola e il figurativo, motivi fondamentali di entrambe le carriere. Un incontro importante, testimoniato dallo stesso Calvino anche nella nota finale al volume Einaudi, uscito pochi anni dopo con l’aggiunta della seconda parte, La taverna dei destini incrociati, in cui dichiara che fu proprio Ricci a convincerlo a procedere nell’iniziativa editoriale, alla quale aveva quasi rinunciato.


 

Alla mostra è associata una pubblicazione, una chicca della  collana “Il Labirinto Scritto”, che contiene la trascrizione di tutte le principali lettere scambiate tra Calvino e Ricci e diversi altri documenti; l’introduzione è affidata a Giovanni Mariotti, memoria storica della casa editrice, che ricevette dalle mani di Calvino l’originale del Castello dei destini incrociati.


La mostra "Destini incorciati" è a cura di Pietro Mercogliano e Cesare Dal Pane ed allestita da Maddalena Casalis.

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