Nel Parco di Marturanum riemerge una sepoltura del VII secolo a.C. con vasi dipinti e ornamenti in bronzo: una scoperta eccezionale e rarissima
L’area del Caiolo, nel Parco Regionale Marturanum (Lazio), continua a restituire sorprese archeologiche straordinarie. Durante una campagna di scavi autorizzata dal Ministero della Cultura, il team della Baylor University of Texas ha rinvenuto un tumulo funerario etrusco ancora intatto, databile alla fine del VII secolo a.C., epoca orientalizzante recente.
Una volta rimossa la lastra di chiusura della camera, sono stati subito individuati numerosi vasi, tra cui esemplari in ceramica fine dipinta in stile etrusco-geometrico, alcuni disposti con cura vicino all’ingresso in base a rituali precisi. Sul letto di sinistra sono stati trovati un bacile e ornamenti in bronzo, probabilmente appartenenti al defunto. Attualmente è in corso la documentazione scientifica preliminare, prima dell’avvio dello scavo completo.
La Soprintendenza ai beni culturali dell’Etruria meridionale evidenzia l’importanza dell’evento. “La necropoli di San Giuliano conta oltre 500 tombe, molte delle quali violate in tempi antichi o recenti. È rarissimo trovare una tomba inviolata”, ha dichiarato l’archeologa Barbara Barbaro. Il rinvenimento, che si affianca a quello della Tomba della Regina e della Tomba della Salamandra, fa parte di un più ampio progetto di valorizzazione sostenuto anche dal Comune di Barbarano Romano e dal Parco Marturanum.
“Questo è quello che accade quando si scopre una tomba inviolata - commenta Barbaro - diventa un evento collettivo, un ponte verso il nostro passato”. Un ritrovamento che non solo arricchisce la conoscenza storica, ma rappresenta anche un importante atto di tutela: “Siamo felici di averlo sottratto a chi lo avrebbe trafugato. Ora racconterà una storia bellissima per tutti”.