FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

La tradizione contadina per una bevanda estiva

Un alimento in forma liquida, frutto dell’incontro tra acqua e vino toscano per una bevanda a bassissimo contenuto alcolico

Frutto dell’incontro tra acqua e vino toscano

Sia evidente che il vino in un modo o nell’altro ha sempre fatto parte della storia umana, pensare che l’amatissimo figlio della vite sia sempre stato uguale a come lo conosciamo oggi è chiaramente un errore. Dai greci in poi infatti, il prodotto ha avuto diverse sfumature ed accezioni, e la sua strada si è fin dai tempi antichi incrociata con l’acqua.


Se ai tempi dei Romani questa usanza era voluta per abbassare le gradazioni, non sempre la scelta è stata di volontà.

In Toscana ad esempio nei poderi dei mezzadri, si producevano due vini: il “vino del Padrone”, ottenuto dopo aver separato il mosto dalle bucce, e il “vino del Mezzadro”, risultato dell’alluvionamento di quest’ultime con acqua fresca.

 

Il risultato era una bevanda a bassissimo contenuto alcolico, dotata di una bella acidità che non riusciva però a durare più di un’estate. Un’usanza che si può ancora trovare sulle tavole dei contadini ma che con il tempo e l’aumento del benessere sta gradualmente scomparendo.

 

Eppure questa bevanda estiva era così popolare da ricevere addirittura delle dediche in versi, come quelle di Federigo Nomi presbitero, poeta e latinista vissuto a Sansepolcro, tra la seconda metà del Seicento e gli inizi del Settecento, che scriveva “acquerello da bere, con una botticella di vino pretto per la state”.

 

Proprio per il suo basso tenore alcolico e la sua “fragilità” nessuno si era mai cimentato fino ad oggi in un tentativo di rendere il prodotto disponibile in bottiglia, fino a quando dall' incontro tra la mente dell’imprenditore visionario Luca Gargano e la sapienza tecnica della famiglia Chioccioli è sgorgata la volontà di dare nuova linfa a queste radici, creando un alimento in forma liquida, frutto dell’incontro tra acqua e vino toscano.

 

Nesce così Aqvarello, prodotto lasciato fermentare naturalmente nella bottiglia a contatto con i suoi lieviti, che restano sul fondo. Luminoso, sur lies e naturalmente pétillant, un prodotto genuino frutto dell’uva e del duro lavoro dell’uomo. Questo prodotto, frutto di una cultura rurale da sempre esaltatrice del piacere delle cose semplici e genuine, vuol adattarsi alla modernità senza tradire se stesso: in una veste fresca e dinamica il liquido di color rosso ciliegia si esprime al naso con sentori di frutti rossi e note floreali, mentre al palato rivela un’ottima freschezza e una piacevole sapidità.

 

Un prodotto completamente naturale, senza filtrazione e chiarifica, anzi, dove la fermentazione in bottiglia a contatto con i suoi lieviti che comporta la presenza naturale del fondo, è un vanto, sintomo della naturalità del prodotto e che contribuisce al gusto inconfondibile dell’aqvarello. Fresco e gioioso, regala un assaggio invitante ed energico: la bottiglia si svuota in un batter d’occhio, anche grazie alla bassa gradazione (7,5%) che lo rende perfetto per gli aperitivi estivi.

Tornare a scoprire le tradizioni dei nostri avi ci dona il piacere di gustare qualcosa di antico e sempre nuovo per le nostre papille. Ancor meglio e preferibile con il caldo, gustare una bevanda fresca e naturale delicatamente dissetante.

 

Di Indira Fassioni

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali