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Il 4 febbraio è la Giornata Mondiale contro il Cancro: la prevenzione inizia a tavola

Una dieta equilibrata e uno stile di vita sano aiutano a contrastare l'insorgenza di tumori: le 10 raccomandazioni pubblicate dal Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro

Contrastare l'insorgenza di tumori in cucina 

È corretto parlare di dieta antitumorale? Secondo il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro sì, se si considera che circa il 30-40% dei tumori potrebbero essere evitati con un’alimentazione corretta, una regolare attività fisica ed evitando l’obesità. Con la dovuta premessa che nessun alimento, da solo, può ridurre il rischio di ammalarsi di tumore, numerosi studi hanno dimostrato che la prevenzione delle neoplasie inizia a tavola.

 

Una dieta equilibrata, ricca di cereali integrali, frutta, verdure e legumi, insieme ad uno stile di vita sano aiuta infatti a contrastare l'insorgenza di tumori. Ci sono degli alimenti, in particolare, ricchi di sostanze antiossidanti che possono essere considerati, per le loro proprietà, alimenti antitumorali.

 

Il pomodoro, ad esempio, contiene il licopene, un antiossidante che protegge le cellule dall’azione dei radicali liberi, svolgendo quindi un’azione antitumorale (meglio ancora se cotto). Il licopene è contenuto anche in altri alimenti di colore rosso-arancio come le arance sanguigne, il cocomero, la papaya, i peperoni ed il pompelmo rosa. Via libera poi a ortaggi e frutta di colore giallo-arancione: patate dolci, carote, zucca, nespole, albicocca, melone, tutti alimenti ricchi di antiossidanti.

 

Tra i vegetali più utili per prevenire i tumori ci sono invece i broccoli cotti, seguiti da altre crucifere come i cavolfiori, il cavolo e i ravanelli. Ma anche i legumi, in particolare la soia, i fagioli rossi e i piselli, sono alleati ideali di una dieta antitumorale così come il cioccolato fondente ed il vino rosso, se consumati con criterio.

 

Le 10 raccomandazioni pubblicate dal Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro

 

Non è un caso che le abitudini alimentari siano in focus delle dieci raccomandazioni mirate a ridurre il rischio oncologico pubblicate dal Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (World Cancer Research Fund). Il vademecum è stato realizzato a seguito di una revisione dell’evidenza scientifica su alimentazione e tumori, a cui hanno contribuito i più̀ autorevoli centri di ricerca sul cancro, tra cui la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori. Ecco di seguito i 10 punti.

 

1) Mantenere un peso salutare per tutta la vita, con un indice di massa corporea tra 18,5 e 24,9 kg/m2, ed evitare l’aumento della circonferenza addominale.
 

2) Mantenersi fisicamente attivi: praticare almeno 150 minuti di attività̀ aerobica moderata o 75 minuti di attività̀ aerobica intensa a settimana; aumentare progressivamente il tempo e l’intensità̀ dell’attività̀ fisica. Evitare le abitudini sedentarie.
 

3) Seguire una dieta ricca di cereali integrali, verdure, frutta e legumi: consumare almeno 30 grammi di fibra al giorno; includere nella maggior parte dei pasti cereali integrali e legumi; consumare almeno 400 grammi di frutta e verdura non amidacea al giorno.
 

4) Limitare il consumo dei cibi “fast food” e dei cibi pronti con un’importante trasformazione industriale e ricchi di grassi, zuccheri e amidi, compresi snack, patatine, merendine, biscotti, dolciumi, barrette e caramelle.

 

5) Limitare il consumo di carne rossa (manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo e capra) ad una quantità̀ inferiore ai 500 grammi a settimana, pesati a cotto. Evitare o assumere in minima quantità̀ le carni conservate (trattate con salatura, stagionatura, fermentazione e affumicamento).
 

6) Limitare il consumo di bevande zuccherate. Bere principalmente acqua e bevande non zuccherate.
 

7) Limitare il consumo di alcol: per la prevenzione dei tumori, è bene non bere alcolici.
 

8) Per la prevenzione del cancro, non fare uso di integratori. Cercare di soddisfare i bisogni nutrizionali attraverso la sola dieta.
 

9) Per le madri: se si ha la possibilità̀ di allattare al seno, questo comporta benefici per il bambino e per la madre. Questa raccomandazione si allinea alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che raccomanda che il bambino sia nutrito esclusivamente con latte materno per i primi sei mesi di vita.
 

10) Per chi ha avuto un tumore, se questo è possibile ed in accordo col proprio medico curante, valgono le stesse raccomandazioni per la prevenzione. È importante in ogni caso parlarne con l’oncologo di riferimento.

 

Di Indira Fassioni 

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