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I Vichinghi sbarcano a Milano con Valhalla

Nel locale a due passi dalla Darsena approdano gli usi culinari dell'epopea mitologica scandinava rivisitati in chiave gourmet e contemporanea

I Vichinghi sbarcano a Milano con Valhalla - foto 1
ufficio-stampa

Da sempre il capoluogo meneghino anticipa le tendenze di moda e design.

Dopo Expo 2015, però, Milano è diventata anche la capitale dell'avanguardia in fatto di food. A confermarlo sono i sempre più numerosi nuovi ristoranti che aprono sotto la Madonnina, così come le fiere e gli eventi. Una delle ultime novità, per esempio, si chiama Valhalla, concept che vuole farci conoscere i Vichinghi a tavola, a due passi dalla Darsena.

L'idea, originalissima e soprattutto inedita, è di due giovani imprenditori già noti al pubblico milanese per il Vinyl Pub in zona Isola, Igor Iavicoli (32 anni) e Milena Vio (28 anni), appassionati di mitologia nordica e di carne. Che per questa nuova avventura si sono dedicati a un'approfondita ricerca sull'alimentazione delle antiche popolazioni nordiche.

Il risultato è un menu che fa della selvaggina il suo focus, selvaggina che veniva cacciata tutto l'anno e sui pochissimi capi che erano allevati e uccisi poco prima dell'inverno, perché non sarebbero sopravvissuti alle temperature così rigide, come vitelli, maiali e agnelli. La cottura era effettuata con le braci o bollita, mentre oggi viene riproposta con le tecniche moderne. Ogni piatto di Valhalla (paradiso dei guerrieri valorosi del nord) ha un divertente nome vichingo che richiama la mitologia di Odino. Anche il logo, il mitico Valknut, o nodo di Odino, rappresentato con tre triangoli intrecciati, è un cameo dei nove mondi mitologici norreni.

L'atmosfera, naturalmente, fa di tutto per ricordare – grazie al progetto urato dall'architetto Andrea Murciano e dal designer Giampaolo Morelli – con pelli, elmi e scudi quella dei popoli nordici e dei palazzi dell' Ásgaror, il Valhalla appunto, dimora eterna per gli eroi caduti gloriosamente in battaglia che secondo la mitologia è un'enorme sala composta da 540 porte, muri fatti con le asce dei guerrieri più valorosi, un tetto fatto di scudi di oro su cui sono raffigurate scene di guerra e panche ricoperte di armature e vesti dei combattenti dove i guerrieri si riuniscono per banchettare con carne di cinghiale, bere idromele (bevanda prodotta dalla fermentazione del miele) e coppe di birra distribuite dalle Valchirie.

Tra le proposte della carta, tutti piatti nati reinterpretando gli usi culinari degli antichi Vichinghi, quindi rivisitati e presentati in chiave gourmet per gli appassionati di carne alla brace di Milano, ci sono Ullr, la tartare di cervo, Gulltopp, gli sfilacci di cavallo marinati, Himinhrjodhr, il midollo di manzo gratinato, Tanngnjostr, la tagliata di capriolo, Hildsvin, il cinghiale alla birra, Vedhrofolnir, la quaglia al ginepro. Per gli appassionati di hamburger c'è invece Dainn, il burger di cervo con crema di zucca e carciofo, mentre per i “più valorosi” è consigliata Yimir, ovvero il Tomahawk (adatto per almeno 2 persone). Ma ci sono proposte nordiche anche per i vegetariani, come Bifrost, il carpaccio di rapa rossa con seitan affumicato o Nidhafioll, le polpette di ceci in salsa con carciofi.

In cucina troviamo lo chef Mauro Molon (34 anni), con alle spalle importanti esperienze in hotel di lusso, mentre in sala c'è Diego Borella (32 anni), che seleziona idromele, birre artigianali e piccoli produttori di vino.
Consigliatissimo a chi ama nuovi sapori e a chi non può proprio fare a meno della carne! Valhalla - Via Gaetano Ronzoni, 2 – Milano; 02 8404 1503

Di Indira Fassioni