Firenze sotto i riflettori: Paszkowski e Giacosa tra i migliori bar del pianeta
© Ufficio stampa | Giacosa
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Firenze è entrata a pieno titolo nel circuito internazionale dei cocktail bar
Negli ultimi anni la scena della mixology fiorentina ha vissuto una vera e propria rinascita. Se fino a un decennio fa il capoluogo toscano era noto soprattutto per i suoi caffè storici, i vini del Chianti e l’aperitivo tradizionale, oggi Firenze è entrata a pieno titolo nel circuito internazionale dei cocktail bar. Merito di una nuova generazione di bartender, della riscoperta di luoghi iconici e della capacità di intrecciare tradizione e innovazione, un binomio che sembra ormai rappresentare la cifra stilistica dell’accoglienza fiorentina.
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Un riconoscimento tangibile arriva dalla classifica Top 500 Bars 2025, l’osservatorio globale che, attraverso un sofisticato algoritmo, raccoglie recensioni, premi e contenuti online per decretare i migliori bar del mondo. In questa edizione, ben due insegne fiorentine legate al Gruppo Valenza si distinguono: Caffè Concerto Paszkowski e Giacosa 1815.
Paszkowski entra direttamente al 379esimo posto, un debutto significativo per uno dei caffè più amati della città, capace di rinnovarsi pur restando fedele al suo spirito ottocentesco. Giacosa 1815, invece, conferma e rafforza la sua presenza: dal 252esimo posto del 2024 risale fino alla 215esima posizione, diventando così uno dei riferimenti assoluti non solo in Toscana, ma anche a livello nazionale.
Questi risultati testimoniano come Firenze non sia più soltanto una destinazione per l’arte e la cultura, ma anche una capitale del gusto e del bere miscelato. A fare la differenza è la capacità di trasformare spazi storici in laboratori contemporanei: locali che conservano il fascino delle boiserie, dei lampadari in cristallo e delle sale che hanno visto passare scrittori, artisti e politici, ma che al bancone offrono drink sperimentali, tecniche moderne e un’attenzione maniacale alle materie prime.
Il Gruppo Valenza, con una gestione che abbraccia realtà come Caffè Gilli, Paszkowski, Giacosa 1815 e Move On, ha dimostrato di saper interpretare questa doppia anima: da un lato l’eredità culturale di Firenze, dall’altro l’energia creativa delle nuove generazioni.
“Essere riconosciuti in una classifica internazionale così rilevante è motivo di orgoglio – sottolinea Marco Valenza, titolare delle due insegne – e conferma che Firenze può e deve avere un ruolo da protagonista anche nel panorama del cocktail bar mondiale. Con questi risultati, Paszkowski e Giacosa si affermano come ambasciatori del bere di qualità nel cuore della città, capaci di unire il fascino dei grandi locali storici alla freschezza e alla creatività delle nuove generazioni di bartender”.
Un plauso particolare va al lavoro del Food & Beverage Manager Luca Manni, che coordina i team dei due locali e guida un percorso di crescita improntato alla ricerca e alla cura dei dettagli, dal servizio al design delle cocktail list.
Il doppio traguardo di Paszkowski e Giacosa rappresenta dunque un tassello importante nel posizionamento di Firenze sulla mappa mondiale della mixology. Non più soltanto culla del Rinascimento e meta dei wine lovers, ma città capace di dialogare con Londra, New York, Parigi o Atene sul terreno del bere miscelato.
La Top 500 Bars, pur non avendo la rigidità di giurie internazionali come quella dei “World’s 50 Best Bars”, fotografa le tendenze globali con uno sguardo più ampio, e il fatto che Firenze vi compaia con due insegne di rilievo segna un passaggio simbolico: i grandi caffè storici, anziché restare reliquie del passato, sono oggi luoghi vivi e competitivi, capaci di parlare il linguaggio contemporaneo della mixology.
A cura di Indira Fassioni