Ucraina, i suoi proprietari muoiono a Mariupol: cagnetta salvata e portata in Italia
Grazie all'intervento dell'Enpa, l'animale rimasto "orfano di guerra", ha ritrovato a Milano la figlia dei suoi padroni
Le bombe di Mariupol l'hanno lasciata sola, uccidendo la sua famiglia.
Ma senza cibo e senza cure è riuscita a sopravvivere 49 giorni, poi l'aiuto dei vicini di casa e la strada, fino al lieto fine. Marta, una cagnolina di taglia media dal pelo nero e marrone, è rimasta anche lei vittima della guerra in Ucraina, ma Enpa (Ente nazionale Protezione Animali) è riuscita a salvarla e a portarla in Italia, per affidarla a Iulia, che vive a Milano e che è la figlia dei suoi padroni, morti nel corso del conflitto a distanza di un paio di settimane l'uno dall'altra.
Ucraini in fuga anche con cani e gatti: leggi speciali per far entrare in Europa gli animali domestici
Migliaia di profughi ucraini si stanno riversando in Europa per fuggire alla guerra. E molti di loro cercano di portare in salvo i propri animali domestici. E per dare anche a cani e gatti di trovare un posto sicuro diversi governi stanno emettendo deroghe sanitarie per consentire l'ingresso anche ad animali a cui magari manca il libretto sanitario.
Leggi Tutto Leggi Meno
Dall'Ucraina la cagnolina Marta, dunque, rimasta orfana dei padroni morti per la guerra, ha iniziato una nuova esistenza in Italia. Viveva a Mariupol con la sua famiglia composta dalla coppia Lidia e Leonid. A marzo dell'anno scorso, però, Leonid è morto sotto i bombardamenti russi. Era rimasta con lei la moglie Lidia, molto malata. Non vedendo tornare Leonid, Lidia aveva anche smesso di mangiare e così è morta due settimane dopo il marito.
Mariupol era, in quei giorni, sotto le bombe e nessuno poteva accorgersi che Marta era rimasta sola, chiusa in un piccolo patio sul retro della casa. E' rimasta lì per 49 giorni, senz'acqua né cibo, fino a quando dei vicini di casa l'hanno notata e recuperata. Probabilmente era riuscita a sopravvivere bevendo neve e ghiaccio.
I vicini, allora, hanno iniziato a prendersi cura di lei finché sono stati costretti anche loro a lasciare Mariupol. Così Marta è finita in strada. La cagnolina aspettava ogni giorno davanti al cancello di casa che la sua famiglia tornasse a prenderla. Altri vicini, alla fine, sono riusciti a contattare la figlia di Lidia e Leonid, Iulia, che vive e lavora in Italia da tempo.
E Iulia, che ha perso la madre e il padre nel giro di due settimane, senza poterli rivedere, salutare o seppellire, ha voluto così riunirsi a tutti costi con Marta. E ciò è stato possibile grazie all'aiuto dell'Enpa. Mariupol, nel frattempo, era stata occupata dai russi; nessuno poteva entrare o uscire dalla città.
Ma attraverso una rete di volontari del posto, con cui l'ong animalista è in contatto dall'inizio della guerra, Marta è stata portata fuori dalla zona occupata. Passando per Georgia e Turchia, dopo 7 giorni di viaggio, è arrivata a Varsavia, da dove ha raggiunto Milano. Iulia ha così riabbracciato fra le lacrime la cagnolina, che è tutto quello che resta della sua famiglia.
TI POTREBBE INTERESSARE
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali