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Ferrara, "Il gallo Garibaldi se ne deve andare": l'animale che "cantava troppo" verrà trasferito

Deluso il proprietario del cortile dove vive il pennuto: "Mi vogliono multare". L'animalista che si è occupato del caso: "Non mi hanno ascoltato"  

Facebook / "Sei di Copparo se..."

Il gallo Garibaldi se ne deve andare.

Come riporta La Nuova Ferrara, durante un incontro che si è svolto il 17 giugno, i vigili urbani dell'Unione Terre e Fiumi hanno chiesto ad Alberto Vezzali, proprietario dell'abitazione di Copparo, nel Ferrarese, nel cui cortile si è rifugiato l'animale che da anni tutte le mattine, fin dalle 4, canta tanto e forte, di trovare presto una soluzione alternativa per la sistemazione del gallo. I vicini di casa dell'uomo, infatti, avevano presentato una raccolta fondi al comando della polizia locale dell'Unione per chiedere che venisse cacciato. Deluso Vezzali (“Mi vogliono multare”) così come Giovanni Mazzorana, animalista e politico copparese che ha portato la storia in televisione.

Garibaldi, diventato ormai noto in tutta Italia, non ha proprietari: è un gallo fuggito dal mercato del venerdì e finito in un cortile. La voglia di libertà gli ha fatto guadagnare il nome. L’animale potrebbe essere trasportato in una fattoria didattica a Villanova (Ferrara). 

 

"Mi è stato detto che Garibaldi deve andare via e che questo era un avviso verbale, passo successivo una multa. Il motivo? Perché il canto del gallo toglie il giusto riposo ai cittadini. Sono deluso, intanto perché vorrei ribadire che questo non è il mio gallo, è volato nel mio cortile, come poteva andare in altri giardini. Gli do da mangiare, certo, ma da me non si fa toccare, quando metto il cibo a terra mangiano anche altri uccelli. Garibaldi sta sull'albero e non si fa prendere facilmente. In ogni caso, non ho visto la raccolta firme e non vi sono carte scritte, per obbligarmi a una cosa credo serva un'ordinanza. Ripeto, il gallo non è mio", ha commentato Vezzali. 

 

"Non sono neppure entrato, una vergogna mai provata in tutta la mia vita. Non solo seguo questa vicenda dall'inizio, ma da animalista e volevo portare la mia esperienza e spiegare che un animale non è un pacco postale che si sposta da un luogo all'altro. Ma non mi hanno voluto e dire che questo incontro era stato richiesto a me: prima mi chiamano e poi non mi fanno parlare. Uno scandalo, non deve passare sotto silenzio", ha invece detto Mazzorana riferendosi all’incontro con la polizia postale.

 

I "fan" del gallo: "Garibaldi non si tocca" - Intanto, però, i fan del gallo, tra cui anche molti copparesi, chiedono che l'animale non venga spostato. "Siamo tra due fuochi - ha aggiunto Mazzorana - e comunque non possiamo spostare così il gallo. La fattoria di Villanova è bellissima, ci sono tanti tipi di animali e magari Garibaldi ci starebbe benissimo, ma nessuno lo garantisce. E poi vogliamo vederci chiaro nell'intera vicenda. Inoltre, la stragrande maggioranza dei copparesi vuole che il gallo resti lì". Sabato mattina, in piazza del Popolo a Copparo, ci sarà un banchetto per una raccolta firme contro lo spostamento".

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