Una decisione che sa di non ritorno e che accende l'ennesimo dibattito
di Marta VittadiniSegni particolari, bellissima. E artificialmente inesistente in natura. Bionda, forme perfette, occhi blu: è la modella scelta da un noto marchio di moda per la sua ultima campagna, sulle pagine di Vogue America del mese di agosto: una modella creata dall'intelligenza artificiale trova spazio per la prima volta in quella che è considerata la Bibbia della moda e della bellezza.
Una scelta che sa di non ritorno e che accende l'ennesimo dibattito: sui rischi per le tante forze lavoro - styilst, parrucchieri, truccatori, tecnici delle luci - che si muovono dietro ogni singolo scatto. Ma stavolta anche perché nella sua bionda perfezione la top virtuale vanifica le tante campagne in favore della cosiddetta body positivity: le modelle curvy, trans, portatrici di canoni diversi che dovevano servire a rendere più inclusivo, almeno in apparenza, il fashion system. Un passo indietro, secondo alcuni, un epilogo inevitabile del progresso, secondo altri.