Dall'atollo di Kiritimati nel Pacifico alle Samoa americane, il 2026 avanza seguendo la linea del cambio di data
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Il 2025 si chiude e il 2026 prende ufficialmente il via con il tradizionale passaggio dalla mezzanotte del 31 dicembre al primo gennaio. Come ogni anno, il mondo saluta il nuovo anno seguendo il complesso intreccio dei fusi orari, partendo dall'Oceano Pacifico e procedendo lentamente verso Ovest. I primi brindisi sono scattati nell'atollo di Kiritimati, conosciuto anche come Isola di Natale (Christmas Island), parte dell'arcipelago delle Kiribati.
È l'isola abitata più orientale del pianeta e, di conseguenza, è stata la prima a entrare nel 2026: quando in Italia sono scoccate le 11 del mattino del 31 dicembre fuochi d'artificio e festeggiamenti hanno illuminato il cielo del Pacifico centrale diverse ore prima che l'Europa inizi a prepararsi.
Quindici minuti più tardi, alle 11.15 italiane, il nuovo anno è arrivato anche alle Chatham Islands, territorio della Nuova Zelanda. Nel resto del Paese, invece, la mezzanotte è scattata quando in Italia sarà mezzogiorno. Da lì, il 2026 proseguirà la sua corsa: alle 13 italiane sarà il turno delle Fiji e dell'estremo oriente russo, mentre un'ora dopo tocca all'Australia. Sydney, che da anni si autoproclama "capitale mondiale del Capodanno", dovrà attendere circa quattro ore dopo Christmas Island per stappare lo champagne e dare il via ai celebri fuochi d'artificio sul porto.
Nel pomeriggio italiano, intorno alle 16, il nuovo anno viene accolto gradualmente nel resto dell'Asia. Solo in seguito toccherà all'Europa: con l’Italia festeggeranno contemporaneamente altri 45 Paesi. Il 2025 finirà invece diverse ore più tardi negli Stati Uniti, prima che il conto alla rovescia torni nuovamente nel Pacifico.
A determinare questo curioso percorso è la linea del cambio di data, che non segue in modo rigido il 180° meridiano, opposto a quello di Greenwich, ma procede a zig-zag da nord a sud. Dal 1995 presenta una marcata deviazione verso est che ingloba, oltre alle Kiribati, anche Samoa e Tonga. Proprio per questo, volando da Kiritimati verso sud-ovest per circa 2.500 chilometri, si raggiungono le Samoa americane, che saranno le ultime al mondo a festeggiare il Capodanno.
Il primato per il maggior numero di "Capodanni" spetta alla Russia, che si estende su 11 fusi orari, dall'enclave di Kaliningrad sul Baltico fino alla penisola della Chukotka, affacciata sull'Alaska. Qui la linea del cambio di data passa in mezzo allo Stretto di Bering: un dettaglio che fa sì che Chukotka e Alaska, separate da pochi chilometri di mare, celebrino l'arrivo del nuovo anno con 24 ore di differenza.