Sparatoria Sydney, le foto del giorno dopo
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L'attacco del 14 dicembre sarebbe stato compiuto insieme al padre, ucciso dagli agenti intervenuti sul posto
La polizia australiana ha reso noto di aver formulato 59 capi d'accusa, tra cui il reato di terrorismo, nei confronti di Naveed Akram, 24 anni, ritenuto uno dei due responsabili della sparatoria che ha provocato 15 vittime durante una festa ebraica sulla spiaggia di Bondi, a Sydney. Secondo le autorità, l'attacco del 14 dicembre sarebbe stato compiuto dal giovane insieme al padre, Sajid Akram, 50 anni, ucciso dagli agenti intervenuti sul luogo dell'aggressione.
Naveed Akram, colpito anch'egli dalla polizia, è uscito ieri dal coma ed è attualmente ricoverato in ospedale sotto stretta sorveglianza.
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Y Si sono svolti intanto i primi funerali di alcune delle 15 vittime. Grande emozione, in particolare, alle esequie del rabbino Eli Schlanger, a cui ha partecipato una folla numerosa, tra cui numerosi politici e autorità. Avvolta in un velluto nero, la bara è stata trasportata nella sinagoga. Schlanger, di 41 anni, padre di cinque figli, era l'organizzatore dell'evento "Chanukkah by the Sea" durante il quale è avvenuto l'attentato. "La nostra comunità ha sofferto, è il nostro 7 ottobre. In proporzione, ecco cos'è. Tante persone e tanti legami con questo posto, tanto dolore, tanta tragedia. E che dire delle persone che sono ancora in ospedale, in fase di recupero?" ha detto durante la cerimonia il rabbino Yehoram Ulman, suocero della vittima. Numerose preghiere sono state lette in ebraico e in inglese da diversi rabbini nel corso della cerimonia.