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Cross Festival: arte e performances nelle ville sul Lago Maggiore

Splendidi panorami e cornici d’eccezione per tanti appuntamenti d’estate

 PERSPECTIVA. Foto Sarah Melchiori 
Ufficio stampa

Ritorna l’appuntamento estivo, ormai tradizionale dato che si ripete dal 2012, con CROSS Festival e con la sua intensa programmazione legata alla danza e ai linguaggi performativi contemporanei. La nona edizione si svolge dall’11 al 27 giugno, con due appendici alla fine di luglio e a settembre, coniugando interessanti espressioni artistiche con gli aspetti più suggestivi emersi durante la crisi legata all’emergenza sanitaria, soprattutto nella relazione sempre più stretta con il territorio, le sue imprese, la società. Il Festival porta sulle sponde del Lago Maggiore 40 artisti provenienti da tutto il territorio nazionale e dall’estero, con 15 spettacoli, 4 residenze, 2 dj set e 2 co-produzioni.

Anche per questa edizione CROSS ha dovuto inventare modalità di programmazione e nuovi paradigmi di collaborazione con artisti, organizzazioni e sistema locale. Spiega la direttrice artistica Antonella Cirigliano: “La volontà di continuare a esistere, nonostante le molte difficoltà e le continue incertezze, è quella di un continuo rivendicare il valore e il ruolo primario dello spettacolo dal vivo nella vita della comunità.”

 
Nonostante le difficoltà create dalla pandemia, anche nel 2021 CROSS si impegna nella valorizzazione del territorio: radicato in un contesto paesaggistico altamente suggestivo. Gli appuntamenti hanno luogo in otto diversi scenari molto suggestivi: tra cui il Teatro “Il Maggiore”, Casa Elide Ceretti, Villa Giulia a Verbania ma anche vie, piazze e quartieri, spazi naturalistici, lago, montagna e giardini storici. 


 Nella speranza che il pubblico possa assistere in presenza alla maggior parte delle proposte, senza dimenticare le interessanti derive nate dalla fruizione digitale, il programma del festival propone un mix armonioso tra sperimentazione di linguaggi performativi e attenzione verso il contesto sociale più scottante. Un particolare accento è riservato a quattro progetti artistici nati nell’ambito delle residenze frutto del CROSS Award, il premio internazionale che dal 2015 ricerca e premia i migliori progetti di performance contemporanea italiana e internazionale.

Sarà proprio la Finestra sul CROSS Award a inaugurare CROSS Festival 2021 l’11 giugno nella Sala Blu del Teatro Il Maggiore di Verbania, con la creazione del giovane coreografo e danzatore di Kampala (Uganda) Haman Mpadire; Land of Soga è uno struggente viaggio che, attraverso la memoria trasfigurata della danza tradizionale africana, colpisce con attualissime domande sul trauma storico, l’identità e la memoria del corpo nero. La prima giornata di Festival prosegue, sempre al Maggiore, con Echea, lo studio del coreografo Andrea Zardi e della sua compagnia ZA | DanceWorks nel quale tre danzatori giocano con i suoni registrati e rielaborati fino a farne un vero e proprio tessuto sonoro. 

 
Sabato 12 giugno l’atelier di Casa Ceretti ospita il nuovo lavoro di exvUoto teatro, "Nella Tana", un progetto di teatro digitale nel quale il pubblico ha la possibilità, attraverso le tecnologie digitali, di “entrare” nella stanza di un hikikomori, come chiamano i giapponesi i ragazzi che decidono di non uscire più di casa.


 Domenica 13 giugno a Casa Mirabello di Ameno, CROSS Festival approfondisce il tema delle residenze artistiche, mentre martedì 15 giugno a Villa Giulia (Verbania) la performance Topography of Breath 2.0 di Pat Toh, da Singapore, concentra il suo lavoro sull'indagine dei resti, degli effetti e del trauma dell'ideologia.  
Elisa Sbaragli presenta a Casa Ceretti giovedì 17 e venerdì 18 giugno, Besides Me, una coreografia interpretata da Sissj Bassani in cui si riflette sull’uomo che si sente epicentro, messo invece in discussione dal corpo, costante richiamo a mettersi in relazione con il fuori da sé. 

Sabato 19 giugno un'escursione artistica nella natura del Sacro Monte di Ghiffa propone la nuova creazione della Compagnia Zerogrammi diretta da Stefano Mazzotta.”Elegia delle cose perdute”, ispirata al romanzo I Poveri del portoghese Raul Brandao, mentre sabato 26 giugno l’esplorazione del territorio si spinge all’Ex Fabbrica FARO di Omegna con Industrial Soundscape di Alberto Ricca ed Elisa Sbaragli, una performance originale nata sul territorio che unisce danza, sound design e video arte. La prima parte del Festival domenica 27 giugno si chiude in musica, a Casa Mirabello di Ameno, con il dj set mattutino The Quiet Hour di Giesse uno degli artisti più rispettati della scena elettronica underground italiana.

 

In appendice al programma sono previsti altri appuntamenti: sabato 31 luglio e giovedì 2 e venerdì 3 settembre. 
Il programma completo della manifestazione è online sul sito www.crossproject.it 

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