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Dieci muri famosi che hanno segnato la storia

Edificati in tutte le epoche e in ogni parte del mondo, sono simboli e barriere di difesa che di fatto hanno separato il mondo

I muri che hanno segnato la storia del mondo

Dal Muro di Berlino alla barriera della vergogna che divide Stati Uniti e Messico: se non possiamo visitarli, almeno dobbiamo conoscerli

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I muri hanno sempre svolto, in ogni epoca storica, un ruolo di difesa e di barriera, dietro la quale arroccarsi per tenere fuori chi si considera nemico.

I più antichi risalgono alla notte dei tempi, ma anche oggi continuiamo a costruirne: ogni tanto riusciamo anche ad abbatterli, in segno di pacificazione e di nuovo inizio. Ecco allora dieci muri famosi, da vedere almeno una volta nella vita o almeno da conoscere, diventati famigerati simboli e testimonianze della loro epoca.

MURO DI BERLINO – È il primo a cui corre il pensiero, anche perché è vicino a noi e ci riporta con il pensiero a un momento non lontano della storia d’Europa. Edificato nel 1961 dal governo della Germania Est per impedire la libera circolazione delle persone verso la Germania Ovest, è stato il simbolo della Guerra Fredda e della divisione tra il Blocco Occidentale e quello Sovietico. Con la sua caduta, nel 1989, si è trasformato in monito all’unità e alla pacificazione. Alcune sue parti, tra cui la East Side Gallery, sono state conservate e si sono trasformate in un museo a cielo aperto.   

 

MURO DEL PIANTO, Gerusalemme - È uno dei luoghi più sacri per l'ebraismo e simbolo di Gerusalemme per eccellenza. È quanto resta del secondo Tempio, costruito da Erode il Grande, e il luogo in cui i fedeli si recano a pregare, spesso affidando la loro preghiera a biglietti che poi lasciano infilati tra le pietre.  

GRANDE MURAGLIA CINESE – Un immenso sistema di fortificazioni, costruito a partire dal 215 a.C. per difendere la Cina dagli attacchi delle popolazioni mongole. Secondo le ultime misurazioni, effettuate nel 2012, sarebbe lunga 8 850 km, di cui circa 350 km di trincee e 2 250 km di difese naturali, con uno sviluppo complessivo che, comprese le ramificazioni, arriverebbe a oltre 21 196 chilometri, circa 2 500 in più di quelli stimati. È patrimonio dell’Umanità Unesco e fa parte delle Sette Meraviglie del mondo moderno. 

 

VALLO DI ADRIANO, Regno Unito - È una fortificazione in pietra fatta costruire nella prima metà del II secolo d.C. dall'imperatore Adriano per proteggere il confine settentrionale dell'Impero Romano in Britannia. Il Vallo è lungo circa 170 chilometri, è alto 5 metri e largo 3: si estendeva da Wallsend-on-Tyne, sul mare del Nord nei pressi di Newcastle, a Bowness on Solway, sul mare d'Irlanda. Ai giorni nostri il Vallo, chiamato in inglese Roman Wall, si è trasformato in attrazione turistica, dato che si è conservato in buona parte. È patrimonio dell'Umanità UNESCO dal 1987.   

 

MURO KALASASAYA, Bolivia – Stavolta non siamo in presenza di un muro difensivo, ma all'interno del sito archeologico precolombiano di Tiahuanaco, situato nella Bolivia occidentale. Il muro appartiene all’omonimo tempio e dimostra una conoscenza avanzata dell'astronomia, dato che la struttura monumentale porta le indicazioni di solstizi ed equinozi sia per la stagione primaverile che per quella autunnale   

MARKET THEATER GUM WALL, Seattle - È nato dalla irriverente consuetudine, da parte degli attori di una compagnia teatrale, i quali masticavano chewing gum e lo attaccavano poi al muro del Market Theater: fin qui nulla di profondo, né di artistico. Il muro però, per la sua originalità, si è trasformato ben presto in una delle attrazioni di Seattle: in alcuni punti lo strato di gomma da masticare è spesso parecchi centimetri, alto fino a 4,5 m e lungo oltre 15 m. Un po' disgustoso, ma di sicuro molto originale.   

 

MURO TRA MESSICO E STATI UNITI - Una barriera di acciaio, la sua costruzione è iniziata nel 1994 presso le città di confine di California, Arizona, Texas e Nuovo Messico, alta dai 2 ai 4 metri e lunga oltre 720 chilometri (al 1° gennaio 2021), che si estende non solo nelle aree urbane, ma anche in quelle desertiche e persino in mare; è attrezzata con telecamere, sensori elettronici, torri radar, illuminazione, filo spinato e apparecchi che rilevano il movimento. Un'opera imponente e controversa, fatta per arginare il passaggio dei migranti dal Messico agli Stati Uniti. Gli statunitensi la chiamano “Muro messicano” e i messicani “Muro della vergogna”.  

 

PEACE LINE, Belfast, Irlanda del Nord - Sono una serie di muri, situati nell’Irlanda del Nord con lo scopo di separare le zone abitate dalla popolazione cattolica da quelle in cui vivono i protestanti. Chiamati anche Peace Walls, questi muri furono edificati a partire dal 1969 a Belfast e in altre città irlandesi: nel 2013 è stata concordata la loro rimozione, che dovrebbe completarsi nel 2023. Nel frattempo, i Peace Walls sono stati ricoperti da murales coloratissimi e si sono trasformati in attrazione turistica. 

 

LINEA VERDE, Cipro - Con questo nome si intende l'area demilitarizzata istituita dall'ONU nel 1974 dopo il "cessate il fuoco" stabilito a seguito dell’intervento militare turco, per separare nell'isola i quartieri greci e quelli turchi dopo i gravi scontri che si ebbero quell'anno tra le due comunità. L'area si estende lungo 180 km, occupa una superficie di circa 350 km² e divide in due l'isola di Cipro, compresa la capitale Nicosia. Il nome deriva dalla linea tracciata con una matita verde nel 1964 dal generale Peter Young, comandante delle forze britanniche sull'isola.   

 

VIETNAM VETERANS WAR MEMORIAL, Washington D.C. - Il memoriale ai veterani del Vietnam è un'installazione composta da due muri di granito nero, lunghi 76 metri ciascuno e disposti a forma di V, situato a Washington D.C. È stato eretto in memoria delle 58.318 vittime americane della guerra del Vietnam, di cui vengono riportati i nomi. Un rituale, diffuso tra i visitatori imparentati con i veterani ricordati sul muro, è quello di appoggiare un foglio di carta sopra il nome del proprio caro e ricalcarne le lettere con una matita.  
 

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