La dolce stagione

Grado e Marano: un fascinoso autunno nelle lagune

Un ecosistema intatto e unico al mondo, situato nel punto più settentrionale del Mediterraneo

24 Set 2021 - 06:00
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© Ente del Turismo  | Laguna di Grado© Ente del Turismo  | Laguna di Grado© Ente del Turismo  | Laguna di Grado© Ente del Turismo  | Laguna di Grado

© Ente del Turismo | Laguna di Grado

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Attratto dalla sua magia senza tempo, Pier Paolo Pasolini vi ambientò le prime scene del suo film capolavoro Medea e poi vi tornò per anni, rifugiandosi in un casone di paglia costruito dai pescatori su una piccola isola: dai tempi di Pasolini, ben poco è mutato nella laguna di Grado, una fra le più belle e meglio conservate dell’intero bacino Mediterraneo

Con la laguna di Marano, sua naturale prosecuzione verso occidente, formano in Friuli Venezia Giulia un fronte di isole e di banchi sabbiosi fra la terraferma ed il mare aperto, che delinea un arco di oltre 30 km, teso tra Grado e Lignano.Incantevoli, soprattutto nelle mezze stagioni, quelle di Grado e Marano  sono le lagune più settentrionali del Mediterraneo. Un intrico di canali (16 mila ettari complessivi) fra decine di piccole isole ricoperte di canne e di cespugli, che mutano colore col passare delle stagioni, scandite dalla fioritura del limonio, il “fior di barena”.

Ideale per il birdwatching - Un ecosistema unico al mondo, dall’equilibrio delicato, tuttora perfettamente conservato: per proteggerlo sono state create alcune riserve naturali, habitat ideale per decine di specie di uccelli acquatici che vi nidificano o, nel periodo delle migrazioni, vi fanno tappa prima di riprendere il loro viaggio verso il sud. Aironi, folaghe, germani reali, alzavole, marzaiole, anatre, cormorani, falchi di palude, oche selvatiche, ma anche cigni reali e cigni selvatici, pescaiole, quattrocchi, morette grigie ed altre decine di specie altrove sempre più rare: il periodo migliore per poterli vedere è fra l’autunno e l’inverno, quando se ne possono scorgere a migliaia, appollaiati fra i bassi cespugli delle barene o alzati in volo a stormi.

Grado e la Riserva della Valle Cavanata - Punto di partenza per un’escursione in laguna è il Porto Vecchio di Grado, la “spiaggia della Mitteleuropa”, perla fra le località balneari del Friuli Venezia Giulia. L’ideale sarebbe farla in canoa o kajak, ma, se si procede lentamente vanno bene anche un gommone o una barca a motore purché non peschino troppo, dato che l’acqua in certi punti non raggiunge il mezzo metro di profondità. Trovarne a noleggio non è difficile, ma ancor meglio è farsi accompagnare da un barcaiolo, che si districa fra barene e canali e soprattutto conosce gli angoli più belli della laguna e sa dove poter osservare gli uccelli. D’obbligo una tappa alla Riserva della Valle Cavanata, un’ampia valle da pesca di 327 ettari che comprende bacini salmastri, canali di marea, il canale profondo dell’Averto e alcune barene con una vegetazione molto varia. Si trova a Fossalon, frazione di Grado, ed è raggiungibile in auto. Dichiarata zona umida di valore internazionale per le oltre 260 specie di uccelli (tra i quali 216 sono i migratori e 21 i rapaci) che vi nidificano, è il posto ideale per gli appassionati di birdwatching, che si possono appostare in osservatori coperti oppure seguendo camminamenti che partono dal Centro visite. Nella Riserva si possono incontrare, se si è fortunati, anche mammiferi, quali caprioli, lepri, puzzole, faine, donnole, volpi, tassi, scoiattoli e ricci

Valle Canal Nuovo a Marano - Folaghe ed aironi, gallinelle d’acqua e alzavole si possono vedere anche dalla terraferma anche a Marano, dove ai margini dell’abitato è stata creata in una ex valle di pesca,  la Riserva Naturale Regionale Valle Canal Novo, raggiungibile a piedi. Vi si trovano percorsi da fare a piedi, osservatori panoramici, un Centro visite con sezione didattica.  Molto interessante è l’Acquario lagunare che permette di  “immergersi” nella laguna e scoprire i diversi organismi che popolano questo straordinario ambiente, tra acqua dolce e salata. Da Marano, poi, si può visitare anche la Riserva Naturale delle foci del fiume Stella, una delle zone naturalistiche più pregevoli del Mediterraneo, riconosciuta di valore internazionale dalla Convenzione di Ramsar che tutela gli habitat degli uccelli acquatici: dato che è raggiungibile solo via mare, una comoda soluzione è imbarcarsi sui battelli che partono dal porto e che organizzano anche altri tour di varia lunghezza e tipologia in laguna. 

Lagune, ma non solo - A Grado da visitare è la Città Vecchia, con la Basilica di Sant’Eufemia, il Battistero, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, splendidi e severi edifici altomedievali che conservano al loro interno preziosi mosaici. Se Grado, con le sue calli e i suoi campielli, è una sorta di Venezia in miniatura, Marano conserva ancora intatta tutta l’atmosfera di un paese di pescatori, con le antiche case cinquecentesche affacciate sul porto e sul mercato del pesce. Ambedue le località sono note anche per la loro ottima cucina, rigorosamente a base di pesce, i cui piatti vengono abbinati ai profumati vini bianchi del Collio e dell’Isonzo. 

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