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Fra palazzi e musei della Valtellina

La vallata lombarda è ricca di piccoli e grandi tesori d’arte e storia, tutti da scoprire

Itinerario fra palazzi e musei della Valtellina

Meta ideale per tour primaverili fra storia, natura, buon cibo

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La Valtellina è un territorio tutto da esplorare e - fra palazzi e musei - ha in serbo piacevoli sorprese.

Ecco alcuni spunti per andare alla scoperta dei grandi e piccoli tesori d’arte e storia di cui è ricca questa incantevole vallata lombarda.

Il tutto con il corollario di buon cibo ed eccellenti vini, provenienti dai vigneti eroici che disegnano i fianchi della bassa e media valle.

 

Sondrio e i suoi palazzi

 Capoluogo di provincia, vanta numerosi palazzi storici che raccontano e custodiscono la storia della Valtellina. Palazzo Sertoli stupisce turisti e passanti per le sue facciate austere ed eleganti che si contrappongono agli interni dove ci sono forti richiami al rococò. Di particolare bellezza è il “salone dei balli”, una sala del secondo piano decorata con stucchi e dipinti. Grandi e piccini non possono non visitare Palazzo Sassi de’ Lavizzari: all’interno si trova il MVSA, il Museo Valtellinese di Storia e Arte, un luogo a misura di bambino dove tutti gli ospiti possono conoscere la storia della Valtellina e le sue diverse espressioni artistiche attraverso laboratori creativi per i bambini e visite guidate per gli adulti. Girando per la città si possono ammirare dall’esterno altri palazzi tra cui Palazzo Pretorio (sede del Comune), Palazzo Martinengo (sede degli uffici comunali), Palazzo Muzio (sede degli uffici della Provincia di Sondrio) e Villa Quadrio (sede della Biblioteca Rajna e con all’interno il grande salone dei concerti con soffitto decorato da spettacolari stucchi).

I castelli dei dintorni

 Non solo palazzi ma anche castelli, Sondrio e i suoi dintorni sono un vero e proprio museo a cielo aperto. Si parte con Castello Masegra, situato in una posizione strategica e da qui si può ammirare Sondrio in tutta la bellezza. Il castello al suo interno ospita il CAST, il CAstello delle STorie di montagna (un museo narrante che invita i suoi ospiti a conoscere la cultura montana rappresentata da storie di alpinismo, arrampicata e ambiente; trait d’union è la tecnologia che rende la visita interattiva e strizza l’occhio ai visitatori più piccoli) e il Museo dei Minerali della Valtellina e della Valchiavenna, un’incredibile raccolta di minerali tra i più belli, rari e importanti della Valtellina. Il Castello Grumello, invece, si trova anch’esso a pochi chilometri da Sondrio e venne donato al FAI nel 1990. Meta perfette per famiglie, regala spettacolari vedute panoramiche.

 

Teglio, il paese dei Pizzoccheri

 Questo piccolo paese è rinomato per ospitare tra le sue mura l’Accademia del Pizzocchero (il più tipico piatto valtellinese, che qui bisogna assolutamente gustare). Tra una sosta golosa e l’altra, i viaggiatori possono andare alla scoperta di Palazzo Besta, tra i più importanti palazzi rinascimentali della Valtellina e uno dei più interessanti in tutta la Lombardia. Al suo interno sono raffigurate scene dell’Eneide, dell’Orlando Furioso, delle Metamorfosi e di scene bibliche. Inoltre, al piano terra si trova l’Antiquarium, dove sono custodite testimonianze della preistoria valtellinese, che regalano a grandi e piccini un tuffo nel passato.

Sulle orme dell’Orlando Furioso

 A proposito di Orlando Furioso, in Valtellina si può percorrere un itinerario di quattro tappe, da Talamona a Teglio, che ripercorre le gesta epiche dell’Orlando Furioso attraverso cicli di affreschi che vengono custoditi all’interno di palazzi e dimore storiche. Si parte con Palazzo Valenti, a Talamona, dove all’interno delle mura si trovano sei riquadri che riproducono episodi dei primi due canti del poeta; il Castello Masegra, a Sondrio, pare appartenga a dei discendenti di Orlando e si possono ammirare otto scene narrative del poema; si prosegue poi con Palazzo Besta a Teglio che riporta la raffigurazione a tema ariostesco più grande della provincia di Sondrio; ultima tappa a Castionetto di Chiuro, un borgo medievale, presso la Torre di Roncisvalle dove si trova una scultura istoriata dell’ippogrifo realizzata dall’artista Raffaele Menonna per i Cinquecento anni dalla prima edizione del poema.

Tirano e Grosio

 Tirano è un importante centro che, grazie alla sua posizione strategica non lontano dal confine con la Svizzera, in passato svolse il ruolo di crocevia. Numerosi i palazzi storici, tra cui Palazzo Salis, una prestigiosa residenza costruita tra il XVI e il XVII secolo. Al suo interno si visitano le 10 stanze più belle, tra cui la “Camera delle 8 meraviglie” e il “Saloncello”, una stanza a volta con affreschi a trompe l’oeil che invitano i suoi ospiti a non staccare mai gli occhi dal soffitto. Da visitare anche il veneratissimo Santuario della Madonna con i suoi Ex voto, principale chiesa della Valtellina.Non lontano da Tirano, in direzione Bormio, ecco Grosio con Villa Visconti Venosta, fatto costruire per volere del Marchese Emilio, membro della famiglia Visconti Venosta, che desiderava una dimora di famiglia per i soggiorni in Valtellina. La Villa è di stile rinascimentale ed è completamente circondata da un parco di maestosi alberi secolari che oggi è aperto al pubblico; al suo interno, invece, si possono ammirare preziosi oggetti d’arte custoditi all’interno di stanze ricche di storia, oltre a una biblioteca e un museo. L’apertura è prevista per il 29 marzo.

 

Il Parco delle Incisioni Rupestri

 Tra Grosio e Grosotto si trova il Parco delle Incisioni Rupestri, la più importante testimonianza del passaggio di antiche popolazioni sul territorio valtellinese. L’attrazione principale è la Rupe Magna, una delle più grandi rocce incise di tutto l’arco alpino, con oltre 5.000 raffigurazioni antropomorfe e geometriche databili tra la fine del Neolitico e l’Età del Ferro. Nel Parco si trovano anche il Castello di San Faustino risalente al X-XI secolo e il Castello Nuovo edificato fra il 1350 e il 1375 per ragioni strategiche e di difesa. Il Parco è inserito in un contesto paesaggistico di grande bellezza e interesse naturalistico ed è particolarmente apprezzato sia dagli amanti della montagna e delle escursioni all’aria aperta sia dagli appassionati di storia antica. 

Il Museo Civico di Bormio

 Palazzo De Simoni è una dimora nobiliare di Bormio. L’edificio sorge sui resti di un castello medievale, di cui si intravede la torre, e presenta tratti tipici delle ricche dimore bormine. Il suo elegante portale invita i turisti a entrare e perdersi tra le cantine, le rimesse, il giardino e il piano nobile. All’interno del Palazzo si trova il Museo Civico, caratterizzato da tipiche sc’tue (stanze) in legno mentre nelle 27 sale custodisce la storia del paese raccontando usi, costumi e mestieri di una volta, ritratti e dipinti legati alla cultura locale oltre a reperti bellici e alla narrazione degli sport della neve, per cui Bormio è famosa.

La Valchiavenna

 Spostandosi in Valchiavenna, a Prosto di Piuro si visita Palazzo Vertemate Franchi, una meravigliosa dimora rinascimentale considerata uno tra i palazzi più importanti della Valchiavenna e dell’intera provincia di Sondrio. L’edificio si trova in una zona isolata rispetto al vero borgo di Piuro e la prima cosa che si nota è il suo giardino all’italiana che circonda la struttura. Se la sobrietà e l’eleganza degli esterni fanno quasi passare inosservato il Palazzo, non si può dire lo stesso dei suoi interni, decorati con affreschi di scene mitologiche ispirate alle metamorfosi di Ovidio.

Per maggiori informazioni: www.valtellina.it

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