AUMENTANO I RISCHI

Deepfake a basso costo, bastano 50 dollari per creare video falsi in tempo reale

I programmi sul dark web abbassano il prezzo dei video falsi a poche decine di dollari, aprendo la strada a frodi, disinformazione e abusi

27 Set 2025 - 18:14
 © Istockphoto

© Istockphoto

Realizzare un video manipolato non è più appannaggio di laboratori sofisticati, ma è diventato accessibile a tutti e per poche decine di dollari. Secondo l'analisi del Global Research and Analysis Team di Kaspersky, sul dark web sono comparsi annunci che offrono servizi di generazione di deepfake a prezzi mai visti prima: circa 50 dollari per un video e 30 per un audio, cifre che risultano quasi 400 volte inferiori rispetto a quelle richieste solo pochi anni fa, mostrando come il fenomeno dei deepfake abbia subito una trasformazione tanto rapida quanto pericolosa.

I servizi offerti dagli inserzionisti sono sofisticati e pensati per l'uso criminale: dallo scambio di volti in tempo reale durante videocall alla sostituzione dell'immagine per bypassare controlli d'identità, fino alla manipolazione del feed della fotocamera su dispositivi target. Queste soluzioni, disponibili in diverse lingue e in modalità quasi "on demand", permettono ai malintenzionati di generare contenuti audio e video falsi in tempo reale, rendendo più semplici truffe telefoniche, campagne di disinformazione e persino adescamenti.

La diffusione è verticale: non risparmia né utenti privati né aziende né personaggi pubblici. In passato i prezzi per deepfake professionali potevano oscillare tra i 300 e i 20mila dollari al minuto; il drastico abbassamento delle tariffe indica non solo una maggiore automazione, ma anche una domanda crescente e consolidata nel sottobosco cybercriminale. I ricercatori osservano un chiaro rapporto tra domanda e offerta: annunci sempre più numerosi incontrano acquirenti disposti a integrare questi strumenti nelle operazioni illecite.

I numeri sul rapido aumento degli incidenti legati all'IA sono preoccupanti. Dati combinati - citati nella ricerca - mostrano che gli incidenti registrati sono passati da 22 nel periodo 2017-2022 a 42 nel 2023; nel 2024 si è registrato un +257% arrivando a 150 casi, e nel primo trimestre del 2025 gli incidenti rilevati sono stati 179, superando il totale dell'anno precedente del 19%. 

La comunità internazionale è già intervenuta: l'ITU, l'Unione internazionale delle telecomunicazioni delle Nazioni Unite, ha lanciato un appello alle aziende affinché adottino strumenti avanzati per rilevare e rimuovere disinformazione e deepfake, con l'obiettivo di ridurre rischi quali interferenze elettorali e frodi finanziarie. Anche le sanzioni cominciano a manifestarsi nei tribunali: in Australia, per esempio, un uomo è stato condannato a una multa molto pesante dopo la diffusione online di immagini deepfake di donne.

Le implicazioni pratiche sono ampie. Le procedure di verificazione dell'identità, già messe alla prova da documenti falsificati e account clonati, rischiano di cedere davanti a deepfake in tempo reale; allo stesso tempo, il mercato a basso costo abbassa la soglia d'ingresso anche per attori meno esperti, moltiplicando i potenziali punti di attacco contro individui vulnerabili e infrastrutture aziendali.

Gli esperti consigliano misure difensive su più livelli: investire in tecnologie di rilevamento basate su intelligenza artificiale, rafforzare i processi di verifica umani e tecnici (ad esempio autenticazione a più fattori e controlli biometrici affidabili), sensibilizzare utenti e dipendenti sui rischi e sulle tecniche di ingegneria sociale. Anche una normativa aggiornata e la cooperazione internazionale per smantellare i mercati illegali sul dark web sono passaggi necessari per contenere il fenomeno.

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri