Secondo un'analisi della Columbia University e della University of Chicago a metà del 2023 erano poco meno del 10% della posta indesiderata, oggi sono oltre il 51%
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Il 51% di tutte le email spam ricevute dagli utenti è generato da modelli di intelligenza artificiale. Un anno fa, il numero era del 40%, mentre a metà del 2023 poco meno del 10% dello spam era a opera dell'IA.
Lo dice una nuova analisi di un gruppo di ricerca congiunto della Columbia University e della University of Chicago, che hanno collaborato con l'azienda di sicurezza informatica Barracuda per analizzare il trend delle email spam tra febbraio del 2022 e aprile di quest'anno.
"La maggior parte delle email attualmente presenti nella cartella spam, ossia della posta indesiderata, è probabilmente stata scritta da un modello linguistico di grandi dimensioni" dicono i ricercatori. "Le email generate dall'intelligenza artificiale mostrano oggi livelli più elevati di formalità, meno errori grammaticali e una maggiore correttezza linguistica rispetto a quella scritte da esseri umani. Queste caratteristiche aiutano i criminali a bypassare i sistemi di rilevamento e a far apparire le comunicazioni più credibili e professionali".
Non solo maggiore velocità nella compilazione dello spam: secondo gli analisti, gli aggressori hanno imparato a utilizzare modelli di IA, anche di uso comune, per trovare sinonimi di alcuni termini e affinare i messaggi dannosi inviati via posta elettronica. "Una tecnica sempre più in voga tra gli esperti di marketing" dicono da Barracuda. "La formazione rimane una protezione potente ed efficace contro questi tipi di attacchi" afferma l'azienda di cybersecurity. "Bisogna investire in corsi di formazione sulla sicurezza per i dipendenti, per aiutarli a comprendere le minacce più recenti e a individuarle, incoraggiandoli a segnalare le email sospette".