modello che guarda al futuro

Unioncamere: sviluppo delle imprese, tutela del territorio e impegno per l’ambiente

Il Sistema camerale rappresenta oggi uno degli attori chiave nella transizione ecologica del Paese

contenuto sponsorizzato
 © Shutterstock

© Shutterstock

Nel cuore del sistema economico italiano, Unioncamere rappresenta la rete istituzionale che unisce e coordina le Camere di commercio italiane. Non è soltanto un organismo di rappresentanza, ma una vera e propria infrastruttura pubblica al servizio delle imprese. “Le Camere di commercio stanno alle imprese come i comuni stanno ai cittadini”, dice Sandro Pettinato, vice segretario generale di Unioncamere, spiegando come gestiscano “la nascita, lo sviluppo, la formazione, tutta l'attività di implementazione e assistenza” dell’impresa. Ma non solo. Unioncamere, e con essa il sistema delle camere di commercio, rappresenta oggi uno degli attori chiave nella transizione ecologica del Paese, grazie a una visione integrata che unisce territorio, ambiente e sistema produttivo.

Ambiente e territorio al centro della visione di Unioncamere

  La sostenibilità è oggi una priorità trasversale per le imprese, essendo un fattore determinante di competitività. Non riguarda solo l’ambiente, ma tocca direttamente costi, efficienza, reputazione e accesso al mercato. In questo scenario il ruolo delle Camere di Commercio si conferma basilare, promuovendo, come già avvenuto in passato con strade, ferrovie, porti e aeroporti, le infrastrutture green e sostenendo lo sviluppo territoriale in chiave ambientale.

Così Unioncamere, cogliendo questa trasformazione in atto, si posiziona come ponte tra politica ambientale, innovazione e bisogni reali delle imprese italiane, in particolare quelle piccole e micro, che rappresentano oltre il 98% del tessuto produttivo nazionale. E lo fa promuovendo strumenti concreti: servizi di audit ambientale, supporto per la rendicontazione ESG, assistenza per l’economia circolare, e incentivi per l’efficienza energetica e l’autoproduzione da fonti rinnovabili.

Dalla transizione alla trasformazione: un’azione culturale oltre che tecnica

 Il Sistema camerale è inoltre impegnato in una profonda azione culturale, consapevole che la transizione ecologica non può avvenire solo per obbligo normativo, ma necessita di consapevolezza e formazione. Se da una parte le imprese medio e grandi italiane sono già fortemente propense alla transizione digitale e ambientale e hanno i mezzi per portarle avanti, resta invece più complicato per le micro e piccole imprese. “È fondamentale creare strumenti incentivanti semplici, a misura d’uomo - spiega ancora Pettinato -, perché la piccola impresa non può accedere ai bandi come le grandi. Altrimenti si allarga il divario e aumentano le disuguaglianze”.

Le azioni concrete: risorse, reti, progetti

  Attraverso il PNRR e il piano RePowerEU, Unioncamere canalizza fondi europei verso progetti territoriali che mirano alla transizione ecologica compatibile. Dai bandi per le energie rinnovabili ai progetti di economia circolare, dalla formazione sulla sostenibilità alla promozione della mobilità a basso impatto, l’organizzazione opera per favorire un modello di crescita rigenerativo. Numerose le iniziative avviate in questa direzione: collaborazioni con il ministero dell’Ambiente, linee guida per i Green Public Procurement, supporto alle imprese per ridurre le emissioni e migliorare la gestione dei rifiuti, strumenti di diagnosi energetica.

Sostenibilità come leva di competitività

  Unioncamere si configura quindi non solo come un ente amministrativo, ma soprattutto come una leva strategica per la modernizzazione del sistema economico, capace di portare la transizione ecologica anche là dove sembra più difficile: nelle piccole imprese, nei distretti industriali, nei territori più fragili. Ambiente e territorio, per Unioncamere e le Camere di commercio, non sono solo scenari da preservare, ma fattori strutturali di competitività e coesione.

I contenuti di questa pagina sono stati prodotti integralmente da Unioncamere

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri