il nuovo report di sostenibilità

Barilla punta sul green: 250mila tonnellate di materie prime da agricoltura rigenerativa entro il 2030

Gli obiettivi del nuovo report di sostenibilità: energia rinnovabile, packaging riciclabile e oltre 7mila agricoltori coinvolti

09 Lug 2025 - 11:26
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Barilla alza l'asticella della sostenibilità e presenta una strategia ambiziosa per il futuro. Il gruppo alimentare parmense, che nel 2024 ha fatturato 4,883 miliardi di euro, ha presentato il nuovo report di sostenibilità con obiettivi chiari per il 2030 e risultati già tangibili.

L'impegno non è solo nelle parole: dal pesto con vasetti di vetro riciclato e basilico tracciabile con blockchain, fino al miglioramento nutrizionale di 140 prodotti Mulino Bianco in dieci anni. Ogni brand del gruppo - che conta ventuno marchi e oltre due milioni di tonnellate di prodotti realizzati nel 2024 - ha una storia di sostenibilità da raccontare.

Agricoltura rigenerativa al centro Il cuore della strategia green di Barilla è l'agricoltura rigenerativa. L'azienda ha già coinvolto oltre 7mila agricoltori attraverso il programma Barilla Sustainable Farming, coprendo 815mila tonnellate di acquisti per le quattro filiere strategiche: grano duro, grano tenero, segale e basilico.

L'obiettivo è ambizioso: arrivare entro il 2030 a un approvvigionamento di 250mila tonnellate di materie prime provenienti da produzioni rigenerative certificate. Un impegno che si estende anche al benessere animale, con il 100% delle uova acquistate da Barilla che provengono da galline allevate a terra.

Energia rinnovabile e gestione responsabile dell'acqua Sul fronte energetico, Barilla utilizza già il 48% dell'energia elettrica da fonti rinnovabili. Negli ultimi cinque anni ha installato nei suoi stabilimenti impianti fotovoltaici per autoproduzione pari a 4MW. Attraverso l'Energy & Water Plan, un programma da 168 milioni di euro, l'azienda punta a installare 24MW totali entro il 2030.

Nel 2024 sono entrati in funzione due nuovi impianti a Rubbiano (Parma): uno da 1,5 MWp per il sito Sughi e uno da 0,3 MWp per il sito Bakery. Durante il periodo estivo, grazie all'energia autoprodotta da fonti rinnovabili, riescono già oggi a coprire il fabbisogno energetico di un giorno a settimana di produzione di salse, pesti e sughi pronti.

Anche la gestione dell'acqua è al centro dell'attenzione: negli ultimi due anni è cresciuto del 164% il volume di acqua riciclata e recuperata per gli impianti dei siti produttivi in aree soggette a stress idrico. Nel solo plant di Rubbiano il volume di acqua recuperata negli ultimi due anni è stato pari al contenuto di ventiquattro piscine olimpioniche.

Prodotti sempre più salutari L'impegno per la sostenibilità passa anche attraverso il miglioramento nutrizionale dei prodotti. I risultati 2024 mostrano che l'88% dei volumi venduti contiene un massimo di 5g di zucchero e non supera 0,5g di sale per porzione, con miglioramenti rispettivamente del +0,7% e +1,5% rispetto al 2023. Il 90% dei volumi sono fonti di fibre (+0,8% vs 2023), mentre il 65% dei prodotti da forno in monoporzione non supera le 150 kcal per porzione (+2,4% vs 2023). Un percorso che dimostra come sia possibile coniugare il piacere del cibo con scelte nutrizionali consapevoli.

Packaging sostenibile e impegno sociale In Italia il 100% delle confezioni di pasta, sughi, pesti, pani, biscotti e merende è disegnato per il riciclo. Le iconiche "blue box" per la pasta utilizzano cartoncino in fibra vergine da foreste gestite responsabilmente e la rinuncia alla "finestrina" trasparente ha fatto risparmiare l'immissione sul mercato di circa 126mila kg di plastica all'anno.

Sul fronte sociale, Barilla ha devoluto oltre due milioni di euro a favore delle comunità locali e donato più di 3.700 tonnellate di prodotti alimentari. L'azienda ha dedicato oltre mille ore di volontariato aziendale, coinvolgendo in Italia oltre 300 dipendenti in iniziative sul territorio.

  • Gli obiettivi al 2030 Barilla traccia obiettivi precisi per il 2030, in linea con il recente rinnovato impegno SBTi a 1.5°: 250mila tonnellate annue di materie prime da agricoltura rigenerativa
  • 24 MW di potenza installata per l'autoproduzione da fonti rinnovabili
  • +250% di riciclo dell'acqua nelle aree a stress idrico
  • -4mila tonnellate di materiale di packaging risparmiate grazie a progetti di eco-design
  • Nel 90% dei volumi venduti un massimo di 0,5 g di sale per porzione; il 95% sarà fonte di fibre.

"Il nostro impegno prende forma concreta attraverso un nuovo approccio strategico di sostenibilità, pienamente integrato con la nostra strategia di Business", spiega Gianluca Di Tondo, Amministratore Delegato del Gruppo Barilla. "Un percorso che ci guiderà fino al 2030, trasformando la nostra visione in azioni quotidiane e impegni concreti".

Un impegno che è valso a Barilla il riconoscimento, per il secondo anno consecutivo, di prima azienda alimentare al mondo per reputazione secondo il Global RepTrak® 100. Un risultato che conferma come la sostenibilità non sia solo una scelta etica, ma anche un vantaggio competitivo nel mercato globale.

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