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Il presidente dell'azienda ceramica racconta l'evoluzione del gruppo: dai sessant'anni di storia nel distretto modenese alla leadership globale, puntando su certificazioni B Corp, tecnologie avanzate e responsabilità sociale
di Paola Coppola© Tgcom24
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Dalla terra rossa di Fiorano Modenese è nata una storia che ha ridefinito il concetto stesso di ceramica. Florim, protagonista indiscusso del panorama internazionale da oltre sei decenni, ha trasformato una tradizione millenaria in linguaggio contemporaneo, elevando la piastrella da semplice elemento funzionale a superficie d'autore capace di dialogare con i più prestigiosi progetti architettonici mondiali. L'azienda ha saputo tessere un equilibrio perfetto tra heritage italiano e visione globale, portando le proprie creazioni dalle ville private ai grattacieli di Manhattan, dai boutique hotel di design agli spazi retail più esclusivi. La presenza produttiva oltre oceano, il network di flagship store nelle capitali del design e gli investimenti in sostenibilità hanno reso Florim la prima industria ceramica B Corp certificata, simbolo di un nuovo modo di fare impresa che coniuga profitto e responsabilità. Il presidente Claudio Lucchese, ai microfoni di Tgcom24, racconta la storia del brand e le strategie future.
"Made in Florim" è un concetto che racchiude la vostra identità aziendale. Quali sono i valori chiave che lo definiscono e in che modo rappresentano la chiave del vostro successo?
Il concetto di "Made in Florim" riassume la nostra visione d'impresa, che unisce la ricerca della bellezza tipica del "Made in Italy" alla capacità di innovare, con uno sguardo sempre attento alla sostenibilità complessiva dei nostri processi e dei nostri prodotti. La combinazione di questi elementi ci ha portato a sfidare i luoghi comuni riuscendo a trasformare ciò che tutti chiamano piastrella da oggetto funzionale a elemento di design. Le partnership e il dialogo con designer e architetti di fama mondiale hanno contribuito a portare le nostre superfici in progetti iconici, incrementando ulteriormente la reputazione globale di Florim.
Florim unisce tradizione e innovazione, con oltre sessant'anni di storia che vi hanno reso un'eccellenza italiana riconosciuta a livello globale. Quali sono stati i momenti più significativi di questa evoluzione?
La nostra storia inizia nel cuore del distretto ceramico italiano oltre sessant'anni fa, grazie alla visione di mio padre, Giovanni Lucchese, ingegnere minerario. Sin dall'inizio abbiamo puntato su tecnologie d'avanguardia consolidando il nostro posizionamento di innovatori. Negli anni Novanta sono iniziate le prime acquisizioni e negli anni Duemila è cominciata l'espansione internazionale con uno stabilimento produttivo in Tennessee e successivamente con i Florim Flagship Store che sono punti strategici di incontro con progettisti e architetti nelle città più importanti del design internazionale. Un'altra tappa significativa della nostra storia coincide con l'avvio della produzione dei grandi formati (fino a 320 x 160 cm), un'innovazione che ha segnato una svolta epocale per le applicazioni dei nostri prodotti e ci ha permesso di affermarci in nuovi segmenti di mercato. Con le grandi lastre oggi siamo entrati nel mondo dell'arredo per il rivestimento di tavoli, top cucina, mobili bagno, porte e ante come soluzioni complete per l'architettura e l'interior design. Un altro momento significativo risale al 2020, con la trasformazione di Florim in Società Benefit e l'ottenimento della certificazione B Corp, un passaggio fondamentale che attesta l'impegno concreto verso la sostenibilità, l'innovazione responsabile e l'attenzione al benessere collettivo. Nel corso degli anni siamo cresciuti molto, mantenendo una forte identità di azienda familiare e un solido rapporto con il territorio. Oggi anche mia nipote, l'ingegnere Beatrice Lucchese, è parte integrante dell'azienda: siede nel Consiglio di amministrazione e ricopre il ruolo di Chief Commercial Officer e Project Director.
I vostri Flagship Store non sono semplici showroom, ma spazi di ispirazione per architetti e designer. Qual è la filosofia che guida la progettazione di questi ambienti e quale valore aggiunto offrono ai professionisti del settore?
La progettazione dei nostri Flagship Store nasce dall'idea di offrire ad architetti e progettisti molto più di un'esposizione di prodotto, creando luoghi di esperienza, ispirazione e confronto. Nei nostri dieci Flagship situati nei principali hub internazionali del design (in ordine di apertura: Milano, New York, Mosca, Singapore, Francoforte, Londra, Abu Dhabi, Roma, Los Angeles, Seul) si trasmette l'essenza del nostro brand: la ricerca costante di soluzioni innovative, la cura del dettaglio e la passione per la bellezza. Gli spazi sono pensati per accogliere architetti e designer in un contesto che favorisce il confronto e la sperimentazione. Il valore aggiunto risiede nella possibilità di toccare con mano i materiali, osservare le diverse finiture e formati in applicazioni reali, ricevere consulenza personalizzata e partecipare a eventi, attività formative e culturali dedicate al mondo del progetto. Ogni elemento è studiato per mettere in risalto il ruolo centrale della ceramica, che diventa protagonista assoluta di concept compositivi sempre nuovi e che esulano dalla consueta applicazione a pavimento e a rivestimento.
Florim possiede oltre venti certificazioni internazionali, tra cui ISO 9001, ISO 14001 ed è stata la prima industria ceramica al mondo a ottenere la certificazione B Corp. Quanto sono importanti questi riconoscimenti per il vostro posizionamento e come contribuiscono a rafforzare la fiducia dei clienti?
Le certificazioni rappresentano un elemento fondamentale della nostra strategia di posizionamento perché attestano l'impegno serio e concreto verso la qualità (ISO 9001), la gestione ambientale (ISO 14001) ed energetica (ISO 50001), la sicurezza (ISO 45001) e la responsabilità sociale d'impresa (B Corp). Essere la prima industria ceramica al mondo certificata B Corp è un traguardo che comunica chiaramente ai nostri stakeholder il valore etico e sostenibile delle nostre azioni. Questi riconoscimenti, insieme alle molteplici certificazioni di prodotto, rafforzano la fiducia dei clienti, dei partner e dei progettisti che sanno di poter contare su un'azienda all'avanguardia, attenta all'ambiente e alla collettività, e capace di garantire elevati standard qualitativi su scala internazionale.
Il progetto "CarbonZero" punta a neutralizzare le emissioni di CO2. Quali risultati avete già ottenuto e quali nuove azioni prevedete per ridurre ulteriormente il vostro impatto ambientale?
"CarbonZero" rappresenta solo l'ultima tappa di un percorso strategico che da anni pone grande attenzione all'impatto ambientale ed energetico delle nostre attività. Riteniamo fondamentale agire concretamente per ridurre le emissioni, compensando in modo responsabile quelle residue. Per questo, Florim ha investito in tecnologie produttive all'avanguardia, sistemi per l'autoproduzione di energia rinnovabile e progetti di economia circolare. Oggi possiamo affermare con orgoglio di aver raggiunto risultati concreti: nei nostri stabilimenti si recupera il 100% degli scarti crudi di produzione e il 100% delle acque reflue e siamo in grado di autoprodurci fino al 100% dell'elettricità necessaria per il funzionamento degli impianti produttivi italiani. Attraverso il progetto CarbonZero, dopo aver misurato l'impatto generato dai nostri prodotti e aver ridotto il più possibile le nostre emissioni, compensiamo volontariamente quelle che a oggi non riusciamo a evitare sostenendo progetti certificati per la produzione di energia pulita nei Paesi in via di sviluppo. Nel nostro Bilancio di Sostenibilità rendicontiamo da diciassette anni i progressi e le azioni intraprese. Proseguiremo su questa strada puntando su ulteriori efficientamenti energetici, l'aumento al ricorso di fonti rinnovabili e la riduzione dei consumi idrici grazie al recupero di acqua piovana e progetti di economia circolare per diminuire gli scarti e recuperare materiali di produzione.
Negli ultimi cinque anni avete investito oltre 300 milioni di euro in innovazione. Quali sono le soluzioni più all'avanguardia che avete introdotto e come stanno trasformando il settore ceramico?
Oltre agli investimenti già citati in ottica di riduzione dell'impatto ambientale, negli ultimi anni abbiamo introdotto una serie di innovazioni che stanno ridefinendo il modo di concepire e utilizzare la ceramica. Abbiamo investito in sistemi di produzione di nuova generazione: linee industriali completamente automatizzate e controlli digitali che assicurano livelli di qualità e precisione elevati e riducono sensibilmente gli sprechi. A ciò si aggiungono le tecnologie di stampa digitale avanzata, grazie alle quali siamo in grado di creare superfici con effetti materici ad altissima definizione, aprendo a possibilità estetiche prima impensabili. Abbiamo inoltre puntato su grandi formati a spessori ridotti (fino a tre mm di spessore), capaci di unire l'impatto visivo di superfici continue alla praticità e alla leggerezza, trasformando il concetto stesso di posa e ampliando le applicazioni in architettura, arredo e contract. In quest'ambito stiamo crescendo grazie anche a collaborazioni con marchi come Falper (con il progetto Elitique), integrando le nostre lastre nei sistemi di arredo bagno di alta gamma, a conferma di come la ceramica possa dialogare con nuovi settori e funzioni. Infine, la nostra ricerca sui materiali eco-compatibili ci ha portato a sviluppare ceramiche che contengono una quota significativa di materie prime riciclate, confermando l'attenzione costante all'ambiente. Tutto ciò sta contribuendo a innalzare gli standard del settore e a ridefinire la percezione della ceramica nel mondo del design e dell'architettura.
La vostra presenza internazionale è in costante crescita, con Flagship Store in città chiave come New York, Londra e Singapore. Quali sono le strategie che adottate per rafforzare ulteriormente il brand a livello globale?
La nostra strategia di crescita globale mira a rafforzare il posizionamento di Florim come riferimento nel design di alta gamma puntando su direttrici complementari. Innanzitutto - e forse in maniera più evidente - presidiamo i principali distretti dell'architettura e del design aprendo Flagship Store di proprietà o Concept Store in collaborazione con partner locali. Stringiamo partnership con studi di progettazione di rilievo internazionale: presidi come Milano, New York, Londra, Singapore e Seul diventano così veri avamposti del brand e punto d'incontro per la comunità creativa locale. Parallelamente coltiviamo relazioni dirette con i professionisti del luogo: organizziamo eventi, workshop tecnici e seminari formativi che coinvolgono architetti, interior designer e contractor, creando un dialogo costante con i decision maker dei diversi mercati. A sostegno di questa presenza fisica sviluppiamo una comunicazione mirata, che combina la partecipazione alle principali fiere di settore con campagne digital e attività stampa nei diversi Paesi. Infine, ma non meno importante, curiamo l'aspetto operativo dello staff commerciale e il supporto post-vendita. L'integrazione di questi elementi ci consente di consolidare la nostra leadership internazionale valorizzando, al contempo, le specificità di ogni mercato.
Quali differenze riscontrate nei diversi mercati internazionali e come adattate la vostra offerta alle specifiche esigenze locali?
L'esperienza maturata nei vari mercati internazionali ci ha insegnato che non esiste un approccio unico valido ovunque. Partiamo sempre da un'analisi approfondita delle tendenze locali, così da declinare colori, finiture e dimensioni delle nostre collezioni in sintonia con le aspettative dei diversi contesti. Parallelamente verifichiamo con scrupolo i requisiti normativi: le certificazioni di sicurezza e le performance tecniche richieste, per esempio, possono cambiare sensibilmente da un'area geografica all'altra e richiedono adeguamenti puntuali dei prodotti. A supporto di questo processo investiamo nella formazione dei team commerciali che operano sul territorio per offrire consulenza competente e tempestiva a progettisti, imprese e rivenditori. Pur adattandoci alle esigenze locali, conserviamo però il nostro DNA italiano: qualità, innovazione e design rimangono il filo conduttore che rende riconoscibile il "Made in Florim" in ogni parte del mondo.
La Fondazione gioca un ruolo attivo nel sostegno al territorio attraverso iniziative solidali e culturali. Quali sono stati i progetti più significativi degli ultimi anni e quali nuove iniziative avete in programma?
La Fondazione Ing. Giovanni Lucchese è nata nel 2013 con l'obiettivo di custodire e proseguire i valori del nostro fondatore, traducendoli in iniziative concrete a beneficio della comunità. L'obiettivo principale è quello di sostenere enti e associazioni che operano a favore delle famiglie più bisognose nei comuni del nostro distretto. Tra le principali attività si inseriscono inoltre:
- l'erogazione di borse di studio a studenti del territorio;
- il Centro Salute e Formazione, nato nel 2014 all'interno della nostra sede. Frutto della collaborazione con l'Ospedale di Sassuolo, il Centro promuove formazione, ricerca e simulazione avanzata per gli operatori medico-sanitari del territorio, in undici anni sono state formate oltre seimila persone. Primo e unico esempio in Italia all'interno di un'industria privata, organizza inoltre corsi gratuiti e aperti ai cittadini per accrescere la cultura della prevenzione e la promozione di corretti stili di vita;
- nel 2024 ha preso il via la quinta edizione del Master in Florim, il progetto formativo interno che ha l'obiettivo di favorire l'incontro tra i giovani e il mondo del lavoro.
Proseguono anche le iniziative di welfare per i dipendenti e l'attenzione che l'azienda rivolge agli ambienti di lavoro, progettandoli con cura e passione per renderli belli da vedere e soprattutto da vivere. Con questa filosofia abbiamo arricchito la sede di Fiorano Modenese con prestigiose opere d'arte. Nel 2022 abbiamo ottenuto il primo posto nel concorso internazionale "La Fabbrica nel Paesaggio" - promosso dalla Federazione italiana dei Club per l'UNESCO - per aver conseguito obiettivi di transizione ecologica, nel rispetto del paesaggio e dell'ambiente. Per il futuro, intendiamo proseguire con nuovi progetti e iniziative a sostegno delle comunità locali, mantenendo sempre vivo il legame con i valori che hanno ispirato la nascita della Fondazione.
Guardando al futuro, ci sono progetti o sviluppi strategici che può anticiparci?
Il nostro impegno rimane quello di consolidare Florim come punto di riferimento per qualità, bellezza e responsabilità, facendo sì che il "Made in Florim" continui a evolversi come sinonimo di eccellenza italiana nel mondo. Rimane salda la volontà aziendale di continuare a investire per rendere il nostro processo e il nostro prodotto sempre più sostenibili. Parallelamente, porteremo avanti progetti di ricerca su materiali e tecnologie innovative per aprire la ceramica a settori finora inesplorati. Prevediamo di potenziare la presenza nei mercati strategici ampliando la rete di Flagship Store e Concept Store moltiplicando i punti di contatto con architetti, designer e contractor di tutto il mondo. Continueremo a investire anche sul benessere delle persone e del territorio, consapevoli di come l'innovazione debba convivere con la sostenibilità, creando un futuro in cui i valori di qualità e responsabilità siano sempre al centro delle nostre azioni. Sarà fondamentale continuare a puntare sulle persone che lavorano in Florim, la vera forza dell'azienda: è grazie al loro impegno quotidiano che possiamo guardare al futuro con fiducia e proseguire insieme, come squadra, nel nostro percorso di crescita.