La testimonianza dell'imprenditore edile: "Ho rinunciato al prestito da 25mila euro, troppe scartoffie e lentezza"
Come racconta Mario Accornero, Segretario generale Unione Artigiani Milano, la piaga è ampissima: "Non era quello che ci aspettavamo"
Stefano Dalla Francesca è un piccolo imprenditore edile lombardo. Il suo lavoro è fermo dal 20 marzo e per far fronte alle spese e onorare i pagamenti senza licenziare i tre dipendenti fissi, aveva deciso di accedere ai prestiti garantiti dallo Stato chiedendo alla propria banca il prestito da 25mila euro. Ma i vincoli burocratici e la lentezza della pratica lo hanno convinto a desistere. "Probabilmente - racconta - si era andati così oltre rispetto ai tempi che io mi aspettavo che ho deciso di desistere anche perché a questo punto quella cifra non basta più. A oggi però, le banche non mi hanno saputo dire qual era la procedura e qual era il tempo di erogazione".
Il problema riscontrato dall'imprenditore di Novate Milanese è oggi vissuto da tantissimi altri artigiani e aziende, in difficoltà per il blocco produttivo e oberate di scartoffie e norme ancora poco chiare per accedere ai promessi aiuti statali. Come racconta Mario Accornero, Segretario generale Unione Artigiani Milano, la piaga è ampissima: "Si richiedono moduli e documenti che la banca deve verificare e chiaramente l'operazione richiede tempo. Non era quello che ci aspettavamo".
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali