Un emendamento approvato da Strasburgo vieta anche espressioni come "salsiccia di tofu" e "uovo vegetale" e, in generale, tutte le parole associate al mondo della carne per descrivere cibi "verdi"
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Non si può accostare il termine "veggie" a burger, salsicce e scaloppine. Per il Parlamento europeo termini associati alla carne non dovrebbero essere usati anche per i prodotti a base vegetale. L'Aula di Strasburgo ha approvato con 532 voti a favore, 78 contrari e 25 astenuti le modifiche mirate al regolamento sull'Ocm (Organizzazione comune dei mercati agricoli), compreso un emendamento proposto dalla relatrice del Ppe Céline Imart.
Il provvedimento stabilisce il divieto di utilizzare termini riconducibili alla carne per i prodotti vegetali, come "veggie burger" o "salsiccia di tofu". Per un eventuale divieto pratico sarà necessario un accordo con gli Stati membri nei negoziati sulla proposta.
L'emendamento aveva già incassato il sì della Commissione Agricoltura a settembre. Nel testo si legge che termini come "bistecche, scaloppine, salsicce, burger, hamburger, albumi e tuorli d'uovo" dovrebbero essere "riservati esclusivamente ai prodotti contenenti carne". La nuova definizione di carne proposta dalla relatrice francese è "parti commestibili di animali".
Fino all'ultimo l'esito del voto è stato però incerto. A 24 ore dall'assemblea il capogruppo del Ppe, Manfred Weber, da Strasburgo aveva definito "non una priorità" l'emendamento promosso dalla relatrice, confermando che il gruppo era spaccato sulla questione. Già nel 2020 l'Eurocamera si trovò a pronunciarsi sulla possibilità di divieto nel quadro della revisione della Pac, un tentativo all'epoca respinto infine dall'Aula di Strasburgo. La revisione del regolamento Ocm è stata proposta dalla Commissione europea in risposta alle proteste dei trattori del 2024 per rafforzare la posizione contrattuale degli agricoltori nella filiera.