Scontrino elettronico, merciaia di 99 anni chiude a Prato: “Stufa di queste cose moderne”
A “Mattino Cinque” la signora Brunilde spiega perché ha deciso di cessare l'attività aperta dalla madre nel 1927: “Non ci penso nemmeno a mettere il Pos”
Non l’ha fermata la guerra, lo hanno fatto i pagamenti elettronici. Brunilde Cocchi è una merciaia di 99 anni di Prato che dopo quasi 90 anni passati in negozio ha deciso di chiudere. I motivi li spiega in collegamento in diretta con “Mattino Cinque”. Si tratta delle nuove norme sullo scontrino elettronico che impongono ai negozianti, tra le altre cose, di avere il pos. “Mi sono stufata di queste cose moderne, non ci penso nemmeno a comprare un nuovo registratore di cassa”, afferma la signora.
“A me la pensione non è mai interessata, mi piace lavorare, ma ora siamo alla fine, andrò a fare le passeggiate in collina”, aggiunge l’anziana merciaia che aveva solo 10 anni quando ha iniziato a dare una mano nel negozio della mamma aperto nel 1927.
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