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Sanremo 2022, le pagelle della seconda serata: Elisa fiabesca, Ditonellapiaga e Rettore fanno ballare

Si sono esibiti gli ultimi 13 Big in gara: qualche esibizione incerta e canzoni rimandate ma anche prove convincenti


Seconda serata alla 72esima edizione del Festival di Sanremo con gli ultimi 13 Big a esibirsi per la prima volta.

Conferme per alcuni dei favoriti della vigilia, come Elisa, ma colpiscono favorevolmente anche Ditonellapiaga e Rettore, Irama e Fabrizio Moro. Sangiovanni gigioneggia, Emma elegante e sicura di sé. Standing ovation per Iva Zanicchi.

 

 

Sangiovanni, "Farfalle" Il pezzo è accattivante e orecchiabile, perfettamente nel solco delle canzoni che gli hanno permesso di affermarsi. Il che è allo stesso tempo un bene ma anche un limite. Gli tocca aprire la serata e l'emozione gli taglia un po' il fiato ma ha personalità da vendere. Alla fine si concede anche un gag con Amadeus sul Fantasanremo. 6,5 

 

Giovanni Truppi, "Tuo padre, mia madre, Lucia" Quando sale lui sul palco dopo Sangiovanni si materializzano lo yin e lo yang di questa serata. Truppi si presenta in canotta, chitarra in mano e presenta un pezzo a dir poco difficile in cui si mescolano diverse influenze del cantautorato classicom, dove parti molto melodiche si alternano a un quasi parlato nervoso e declamatorio. Di sicuro il coraggio non gli manca. 6,5 

 

I VOTI AI LOOK DEI PROTAGONISTI DEL FESTIVAL

 

Le Vibrazioni, "Tantissimo" L'ultima volta che erano passati da questi lidi l'esibizione sul palco era stato un plus rispetto alla canzone. Questa volta si verifica l'inverso: Sarcina offre un'interpretazione tutta sopra le righe che lo porta spesso fuori dai binari. E il pezzo, pur con tutta la sua carica di energia, a dispetto del titolo poco aggiunge alla storia del gruppo. Bello l'omaggio a Stefano D'Orazio, con la sua immagine sulla cassa della batteria. 5,5

 

Emma, "Ogni volta è così" Si sveste della sua anima più battagliera per indossare il vestito da sera. Il brano scritto per lei da Faini e Petrella le offre la possibilità di mostrarsi elegante senza perdere l'energia. Lei interpreta alla perfezione, mostrando grande sicurezza e serenità e mettendoci anche un piglio attoriale. Se qualcosa alla fine la frena è proprio il pezzo, che non osa quanto avrebbe potuto. 7-   

 

Matteo Romano, "Virale" Porta sul palco dell'Ariston la generazione TikTok. Giovanissimo, tiene a bada l'emozione e canta senza troppe sbavature una canzone che però, rispetto a lui, è indietro di qualche anno. Ma può crescere. 5,5

 

LOOK, I DETTAGLI STRANI SUL PALCO DELL'ARISTON

 

Iva Zanicchi, "Voglio amarti" Dalla generazione TikTok alla storia della musica italiana. Si presenta con una canzone classica ma non scontata, elegante e appassionata. A dispetto di qualche strappo, lei la interpreta benissimo e viene premiata da una standing ovation. 7+ 

 

Ditonellapiaga e Rettore, "Chimica" All'improvviso ecco la (sana) follia che risveglia la serata. Un brano felicemente synth pop, con la strofa che ricalca i classici della disco music e un ritornello tanto facile quanto efficace, che le due interpretano con energia e divertimento. Contagioso. 7,5

 

Elisa, "O forse sei tu" Torna al Festival 21 anni dopo la sua unica, e vittoriosa, partecipazione. Un inizio quasi fabiesco e un ritornello che si apre in una melodia avvolgente fanno del pezzo un serio candidato alla vittoria. Lei canta con eleganza e precisione anche se nella sua voce è avvertibile l'emozione che stringe la gola. 8    

 

Fabrizio Moro, "Sei tu" Fa quello che una volta a Sanremo era la regola per vincere e adesso sembra non voler fare nessuno: portare una classica ballad d'amore. E lo fa bene. Anche se non spicca per originalità il brano ha la sua intensità e lui gli regala un cuore pulsante. 7+  

 

ORNELLA MUTI, SPACCO VERTIGINOSO E INCIDENTE SULLA SCALA

 

Tananai, "Sesso occasionale" In arrivo da Sanremo Giovani presenta un pezzo che, tra citazioni di classici della Bertè e un occhio alle mode del momento, ambirebbe a portare una ventata di allegria scanzonata. Ma, ahimè, anche spesso stonata. 5

 

Irama, "Ovunque sarai" Una performance in crescendo, iniziata con qualche incertezza e chiusa a piena voce. Il brano non avrà nel testo il suo punto di forza, in compenso ha una bella orchestrazione e una melodia evocativa che Irama esalta nel modo giusto. 7,5 

 

Aka7even, "Perfetta così" Qualche problema tecnico lo mette in difficoltà all'inizio ma anche il brano non lo aiuta: un rock melodico che non riesce a fare il salto di qualità. 5,5 

 

Highsnob e Hu, "Abbi cura di te" Molti li aspettano al varco attendendo chissà quale bizzarria. In realtà propongono un pezzo delicato e intimo, suggellato alla fine da un lungo abbraccio. 6+

 

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