IN PRIMA SERATA SU RETEQUATTRO

Presunte prenotazioni fantasma, Guerra (Asl Cuneo) a "Fuori dal Coro": "Nessun trucchetto, è un meccanismo per superare un vincolo tecnico"

L'azienda sanitaria locale e l'Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle sono accusate di aver ordito un sistema di appuntamenti fittizi per eludere le norme sulle liste di attesa. Accertamenti dalla Regione

21 Set 2025 - 19:26
 © Istockphoto

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Stasera, domenica 21 settembre, nel nuovo appuntamento con Fuori dal coro, in onda in prima serata su Retequattro, Mario Giordano darà spazio, tra i tanti temi, a una lunga inchiesta sull'Asl di Cuneo e sull'Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle, accusate di aver ordito un sistema di prenotazioni fittizie e appuntamenti fantasma per eludere le norme nazionali sulle liste di attesa.

Le testimonianze

 "Ho prenotato tramite il Cup Piemonte. La mia ecografia era segnata a un orario strano notturno. Allora, ho letto meglio: c'era scritto che quella data non era reale, fissata il 28 agosto alle 00.16". E, ancora: "Ho fatto la prenotazione per una Tac e mi è apparsa una data un po' sospetta: il 26 dicembre alle 5.52 del mattino". Queste alcune delle testimonianze, che, raccolte dalla trasmissione, sembrerebbero comprovare l'esistenza di un meccanismo studiato perché le violazioni della legge non vengano registrate.

L'Asl Cuneo: "Un meccanismo per superare un vincolo tecnico"

 Ai microfoni di Fuori dal Coro, la replica di Giuseppe Guerra, direttore generale dell'Asl Cuneo 1. "Il nostro è un meccanismo per superare un vincolo tecnico del sistema informatico di inserimento in lista d'attesa. Non è un trucchetto. Dieci giorni d'attesa vuol dire che io devo fare una prestazione in classe B entro dieci giorni, per legge […]. Questa data iniziale è quella che voi chiamate farlocca, ma non è farlocca, per un motivo tecnico e legale, che è la data che dice quando un paziente è stato inserito. Poi, c'è l'erogazione. Quello che importa è che non è cambiata la data: è l'erogazione sull'inizio, e quindi la data è perfettamente rispettata", ha detto. "Quella roba lì, la Regione ce l'ha sanzionata. Non sanzionata. Ci ha detto: 'Voglio fare degli accertamenti'. Ha stoppato tutto", ha ammesso Guerra.

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