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Pio e Amedeo, due "Emigratis" sul set di "Beautiful": "Con Brooke ed Eric ci siamo divertiti"

La terza puntata del programma in onda questa sera su Canale 5 in prima serata. La coppia comica racconta Tgcom24 i retroscena del loro programma e anticipa gli incontri più folli delle ultime due puntate

Pio e Amedeo, due "Emigratis" sul set di "Beautiful": "Con Brooke ed Eric ci siamo divertiti" - foto 1
Ufficio stampa

Pio e Amedeo tornano con "Emigratis - La resa dei conti" stasera, in prima serata su Canale 5.

Nella terza puntata Bufalone e Messicano, i due personaggi interpretati dal duo comico foggiano, saranno a Miami e Los Angeles. Tra gli ospiti-vittime della coppia di scrocconi irriverenti ci saranno i tennisti Matteo Berrettini e Fabio Fognini, Gianluca Vacchi, il Kun Aguero e Daniele Scardina. E poi i due saranno sul set di "Beautiful" con conseguenze... clamorose. A Tgcom24 hanno raccontato: "Il nostro è quasi un docu-reality. Il nostro obiettivo è imbarazzare gli altri ma non per una risata fine a se stessa. Vogliamo denunciare delle situazioni, affrontandole direttamente, così arrivano come un pugno allo stomaco".

 

Qualche volta nella vita avete vissuto davvero da "emigratis"?
A - Certo che sì. Molto spesso, ecco perché più che interpretare due personaggi noi diventiamo due personaggi. Ci divertiamo anche a immaginare come saremmo stati in quella situazione senza grandi possibilità. Quando siamo arrivati a Milano andavamo in giro appoggiandoci ad amici e parenti e venivamo puntualmente cacciati dopo un po' di giorni. In realtà quando giriamo “Emigratis”, quello che adottiamo è il vero metodo Stanislavskij: diventiamo emigratis, non li interpretiamo.

 

Per questa nuova stagione avete affrontato un lungo viaggio. Quando avete registrato le puntate era un periodo particolare tra covid e guerra?
P - Abbiamo girato a febbraio. Ci siamo trovati in piena quarta ondata e appena arrivati a Dubai è scoppiata la guerra con la Russia. Lì c'era una sola cosa da fare: o tornare indietro o andare avanti. Inizialmente abbiamo pensato di fare una specie di amarcord di "Emigratis" con 1-2 puntate. Poi abbiamo scritto in un altro modo, ed è uscita una sorta di serie reality. Ed è stato da stimolo per noi perché ci piace andare sempre controcorrente. Invece di scoraggiarci siamo andati avanti: alla fine sono diventate quattro puntate, una diversa dall'altra con un crescendo incredibile, già dalla terza. E la quarta sarà ancora più forte.

 

Una delle novità della quarta edizione è la scelta di interpretare due nuovi personaggi, Bufalone e Messicano. Perché questa scelta?

A - Senza essere presuntuosi, né per auto complimento, quando facciamo Emigratis siamo talmente credibili che la gente pensa che noi siamo davvero così. Abbiamo quindi deciso di darci i nomi di due personaggi che abbiamo caratterizzato con alcune skill. Abbiamo dipinto il peggio del parassita, abbiamo scelto di dare questi nomi per poter poi calcare la mano e spingerci oltre. I personaggi, come quelli di qualsiasi film, non sono attaccabili.

P - Oltre a far ridere, con "Emigratis" cerchiamo sempre di lanciare dei messaggi. Crediamo di poter denunciare delle situazioni, affrontandole di persona. Cosa non si fa? Cosa va denunciato? Facciamolo! Così poi arriva come un pugno allo stomaco. Questo è stata sempre la chiave che abbiamo cercato di portare in scena.

 

E cosa c'è dell'italia e degli italiani nei vostri personaggi ?

A - Il peggio, ma volutamente. Ma anche il meglio. Noi italiani siamo così, abbiamo tanti difetti ma anche tanti pregi che tutti ci invidiano. E sono un po' così anche i personaggi di Emigratis: andiamo all'estero pensando di essere più furbi di tutti gli altri ma quando si tratta di essere buoni con le persone che hanno bisogno, lo siamo. Ecco perché noi alla fine rappresentiamo probabilmente l'italiano peggiore ma anche quello medio. Siamo sempre cattivi con i più forti, i ricchi e i potenti, ma con i più deboli diventiamo buoni. Questo è l'effetto positivo dei due personaggi.

P - Ma rappresentiamo anche l'italiano migliore. Ecco un altro spoiler, per come andrà a chiudersi la serie.

 

Molto spesso mettete in imbarazzo i personaggi che incontrate. Ma a voi cosa imbarazza?

P - In "Emigratis" non ci imbarazza niente. Nella vita qualcosina. In "Emigratis" è come mettere una maschera. Anche perché siamo i primi a metterci in gioco. Siamo convinti che non puoi fare comicità sugli altri se non sei il primo a prenderti per i fondelli. Ad esempio nel programma ho questo nome, Bufalone, è una sorta di auto-bodyshaming. Amedeo si definisce messicano e sudamericano per il baffo. Se oggi definisci qualcuno messicano o bufalone prendi mille querele. Non ci imbarazza niente ma dobbiamo essere i primi a metterci a nudo per essere credibili.

A - In "Emigratis" la verità è che l'obiettivo è imbarazzare gli altri. L'imbarazzo nostro lo mettiamo completamente da parte.

P - Le vere vittime siamo noi, se ci pensi. Alla fine siamo come i due criceti nella gabbia e Pannofino è la nostra coscienza che ci guarda.

A - Nella vita mi imbarazza molto chi non riesce a capire che questo è un gioco. Siamo stati accusati di essere ignoranti e grezzi. Mi imbarazza l'ignoranza della gente che non capisce.

P - Io lo prendo come un complimento. Vuol dire che siamo stati tanto credibili nell’interpretazione.

 

Ma che rapporto avete con Pannofino e la sua voce off?

A - Pannofino è un fenomeno, incide in sala audio tutto senza guardare le immagini. Siamo noi che gli scriviamo i testi e i commenti. Ci scriviamo gli insulti da soli. Lo consiglio come terapia. Comunque Pannofino è incredibile perché pur non vedendo le immagini quando incide la voce riesce a prendere tutte le tonalità al 100%. Abbiamo un rapporto buonissimo con lui.

 

Un'altra novità è il fil rouge che attraversa le puntate, l’ecosostenibilità. Come gestite questo tema quantomai attuale?

P - Già da quando abbiamo iniziato a girare a febbraio abbiamo affrontato il tema, ad esempio parlando del rincaro delle bollette. Ci siamo trovati incredibilmente sul pezzo. L'avevamo anticipato. Questo tema lo guardiamo come lo guarderebbero dei bambini, cercando di trattarlo nel modo più elementare. Nel programma abbiamo cercato due e tre aspetti della quotidianità che viviamo, affrontandoli nel modo più semplice per arrivare a più persone possibili. Interpretando il peggio del peggio crediamo che possa far breccia nei giovani. Chi lo vede in maniera semplice si fa una risata e chi riesce a vedere la doppia chiave di lettura riesce a leggere anche qualcos'altro.

 

Potete anticiparci qualcosa sugli ospiti della terza puntata?

A - Abbiamo Matteo Berrettini e Fabio Fognini. Poi tra gli altri Gianluca Vacchi, il Kun Aguero, Scardina e chiudiamo sul set di "Beautiful", con Brooke ed Eric. Due personaggi mitici della serie. E ci sarà una cosa clamorosa. Siamo riusciti ad andare sul set. Ma non solo. Abbiamo fatto ben altro. Siamo riusciti a entrare proprio nella sceneggiatura di "Beautiful". Ci sono arrivate le immagini del girato dagli Stati Uniti...

 

Pio e Amedeo tornano con "Emigratis"

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