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Nasceva 70 anni fa Giorgio Faletti: il comico diventato uno scrittore da milioni di copie

Scrittore e protagonista televisivo è morto il 4 luglio del 2014 a causa di un tumore

Citava spesso una frase di Oscar WIlde "Il male non è che fuori si invecchia, è che molti non rimangono giovani dentro". Lui, Giorgio Faletti, ad invecchiare non ci è riuscito. Oggi avrebbe compiuto 70 anni, ma se ne è andato il 4 luglio del 2014 a causa di un tumore. Autore di best seller come "Io Uccido", da 4 milioni di copie, ironico, sagace protagonista televisivo e autore di una canzone, "Signor Tenente", rimasta nell'immaginario collettivo di tutti...

Giorgio Faletti, talento a tutto campo: dalla comicità in tv a giallista da milioni di copie

 

Personaggio poliedrico ed eclettico, nel corso della sua vita ha saputo raggiungere il successo in campi diversi, dapprima come comico del cabaret, poi come cantante e quindi come scrittore di gialli.


Era nato il 25 novembre 1950 ad Asti e incominciò la sua carriera di cabarettista al Derby di Milano, dopo aver abbandonato il corso di laurea in giurisprudenza, a cui si era iscritto. Erano gli anni Settanta e sul palco dello stesso locale circolavano Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Paolo Rossi, Giorgio Porcaro, Francesco Salvi e Enzo Jannacci.

La Televisione 

Nel 1979 arriva la televisione. Da Antennatre ne "Il guazzabuglio" a "Pronto Raffaella" a fianco di Raffaella Carrà. 

Nel 1985 entrò in "Drive In", programma televisivo di Antonio Ricci. Il suo personaggio più famoso era Vito Catozzo, ma ne interpretò anche altri, come Carlino, Suor Daliso, il Cabarettista Mascherato, Topolinho e il "testimone di Bagnacavallo". Poco dopo, a fianco di Zuzzurro e Gaspare creò il personaggio di Franco Tamburino in Emilio.

L'incontro con Pippo Budo arrivò nel 1990 all'undicesima stagione di "Fantastico" e poi ci fu anche "Stasera mi butto... e tre!" con Toto Cutugno. Dal 30 settembre al 30 novembre 1991 condusse in coppia con Lando Buzzanca il telegiornale satirico "Striscia la notizia" e mentre annunciava le notizie impersonò alcune delle sue macchiette buffe e stravaganti, e nel 1992 partecipò al varietà domenicale "Acqua calda" su Rai 2 con Nino Frassica e l'imitatrice showgirl Loretta Goggi.

 

La Musica
Tuttavia per essere davvero notato Faletti dovette salire sul palco del Festival di Sanremo. Era il 1994 e con la canzone "Signor Tenente" arrivò secondo vincendo il Premio della Critica. Alla musica Faletti era approdato però già anni prima, nel 1980 quando insiema al compositore Dario Piana, aveva realizzato un 45 giri di genere pop- musica leggera strumentale. Nel 1988 pubblicò il mini-album "Colletti bianchi", colonna sonora del telefilm omonimo che lo vide fra i protagonisti e nel 1991 uscì "Disperato ma non serio", il suo secondo disco, contenente tra gli altri Ulula, dal notevole successo commerciale e radiofonico, con la quale partecipò al Festivalbar 1991.

In seguito scrisse brani per svariati artisti. Per i Dik Dik "Io, te, l'infinito"; per Dario Baldan Bembo tutto l'album omonimo" Dario Baldan Bembo" nel 1979 e poi per Fiordaliso "Mascalzone" (1994),per Angelo Branduardi due brani dell'album "Camminando camminando", 1996. 

 

L'attività letteraria
Il suo talento di autore non si fermò però alle canzoni. Nel 1994 Faletti pubblicò il suo primo libro, intitolato "Porco il mondo che ciò sotto i piedi", edito da Zelig, nel quale si narrano le gesta del suo personaggio più celebre, Vito Catozzo. Il successo vero come scrittore arrivò perònel 2002 quando sorprese col suo primo thriller, intitolato "Io uccido", con più di quattro milioni di copie vendute. Alla fine di quello stesso anni fu colpito da un ictus, dal quale si riprese quasi subito.
Nel 2004 uscì il secondo romanzo, "Niente di vero tranne gli occhi", con più di tre milioni e mezzo di copie. Jeffery Deaver, uno tra gli autori di thriller di maggior successo, dichiarò: "Uno come Faletti dalle mie parti si definisce larger than life, uno che diventerà leggenda"


Gli ultimi anni, il cinema, gli ultimi successi
Nel 2006 recitò nel film "Notte prima degli esami" interpretando il professor Antonio Martinelli, spietato docente di lettere, che alla fine stringe un forte legame con Nicolas Vaporidis. La sua interpretazione gli valse la candidatura al David di Donatello come migliore attore non protagonista. Nell'ottobre dello stesso anno pubblicò per Baldini Castoldi "Fuori da un evidente destino", ambientato in Arizona. 

Nel 2008 venne poi pubblicata la sua prima raccolta di racconti, intitolata "Pochi inutili nascondigli" e un anno dopo il suo quarto romanzo, "Io sono Dio".
Tra le ultime sue fatiche letterarie, nel 2010 pubblica "Appunti di un venditore di donne", primo romanzo dello scrittore ambientato in Italia e subito in testa alle classifiche di vendita e in occasione del Festivaletteratura di Mantova del 2011 lo scrittore annunciò il suo sesto romanzo, "Tre atti e due tempi"

 

La morte
Affetto da tumore polmonare, nella primavera 2014 si sottopose a una serie di cure a Los Angeles. Trasferito all'ospedale Molinette di Torino, morì il 4 luglio 2014, a 63 anni. 


Si è congedato dai suoi fan con un ultimo messaggio sul suo sito: "Purtroppo a volte l’età, portatrice di acciacchi, è nemica della gioia. Ho dovuto a malincuore rinunciare alla pur breve tournée per motivi di salute legati principalmente alle condizioni precarie della mia schiena, che mi impedisce di sostenere la durata dello spettacolo. Mi piange davvero il cuore perché incontrare degli amici come voi è ogni volta un piccolo prodigio che si ripete e che ogni volta mi inorgoglisce e mi commuove. Un abbraccio di cuore. Giorgio".

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