La concorrente del talent show si racconta a "Verissimo": "Giovani molto aperti, la mia transizione è stato l’ultimo dei problemi"
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Sposata dal 1996 e madre di due figli, Ginevra Morsilli, la violinista transessuale di "Tu si que vales", ha raccontato a "Verissimo" come quella vita, costruita quando si chiamava Riccardo, scorresse su binari che sembravano immutabili.
"La mia esistenza era incanalata in un percorso che non pensavo potesse mai deragliare. Il desiderio di essere donna era qualcosa di inconfessabile", spiega la donna, ricordando gli anni in cui ha cercato di adattarsi a un ruolo che sentiva distante da sé.
"La prima persona a cui ho confessato di sentirmi donna è stata proprio la mia ex moglie", confessa. Poi è toccato ai figli, che hanno accolto la rivelazione con naturalezza: "L’hanno presa benissimo. I ragazzi di oggi, per fortuna, sono molto più aperti".
Ripercorrendo l’infanzia, Morsilli torna a quando era un bambino timido e introverso: "Mi sentivo a disagio con i maschi, fuori posto, ma anche con le femmine, perché avrei voluto essere come loro e non lo ero". A darle una via d’uscita è stata la musica: "A nove anni ho iniziato a studiare il violino. Per fortuna ha assorbito la mia vita, che in quel periodo era davvero complicata".
Il vero punto di svolta arriva nel 2019, con l’inizio del percorso di transizione. Un gesto simbolico segna quel momento: "Mi sono esibita con un paio di décolleté rosse. Al pubblico è piaciuto tantissimo e da allora non me le sono più tolte. In quel giorno la mia femminilità ha iniziato a uscire alla luce". Poco dopo, l’incontro con Giovanna, oggi sua moglie, con cui ha costruito un nuovo equilibrio.
Guardando al passato, la violinista non nasconde quanto fosse profondo il malessere di allora: "Riccardo era un uomo infelice, sempre a disagio, fuori posto. Aspettava la morte come una liberazione, perché non amava la vita che stava vivendo". Oggi, invece, si definisce una donna risolta: finalmente in pace con se stessa e con il proprio cammino.