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Camilla Mancini è la novità di "Forum": "Ho sofferto bullismo per la mia paresi facciale"

La figlia dell'ex c.t. Roberto Mancini prenderà parte al programma di Canale 5: "Non mi vergogno di essere una ragazza piena di vita"

08 Set 2025 - 14:49
 © Da video

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"Ti auguro di essere imperfetto e, quindi, umano. Con mille fragilità". Con queste parole Camilla Mancini, figlia dell'ex c.t. della Nazionale Roberto Mancini si presenta al pubblico di "Forum". Da quest'anno, infatti, accompagnerà Barbara Palombelli nello storico programma di Canale 5, arrivato alla 41esima edizione. "Sono Camilla Mancini, ma potete chiamarmi Milla. Sapete, quando ero piccola non riuscivo a dire il mio nome per intero e quindi mi chiamavo Milla e da allora questo soprannome mi appartiene", si presenta.

La paresi facciale e il dolore

 Camilla, da sempre, ha dovuto affrontare il peso che comporta portare un cognome cosi pesante: "Il cognome è quello, lo conoscete tutti, anche se non seguite il calcio, ma essere figlia di un personaggio famoso non mi ha reso immune dal dolore - ha spiegato -. Sono nata con una paresi facciale, sono stata vittima di bullismo all'età di sette anni. Mi dicevano che ero diversa e che non potevo giocare con loro e io soffrivo perché all'età di 7 anni cerchi un senso di appartenenza e pensi che la tua identità sia quella di tutti gli altri bambini. Ad oggi essere diversa è il più bel complimento che si possa fare, perché la diversità arricchisce, è un valore aggiunto e ho trovato la mia identità. Ho fatto molta fatica a staccarmi dal mio contenitore, ovvero il cognome Mancini, però ci sono riuscita e oggi sono libera di essere me stessa, fragile e vulnerabile. Soprattutto di sbagliare e non mi vergogno più di essere una ragazza piena di emozioni e di vita".

Mancini, autrice di due libri, ha voluto poi parlare di come sia riuscita a ripartire da quel dolore vissuto durante l'infanzia e dell'importanza dell'accettare la diversità: "Ho lottato contro me stessa e contro le aspettative degli altri - ha detto -. Il dolore arriva per aiutarci, va accolto, può essere una grande risorsa e dal dolore si può rinascere e ricominciare se lo si vuole. Soprattutto di sbagliare e non mi vergogno più di essere una ragazza piena di emozioni e di vita. Ho lottato contro me stessa e contro le aspettative degli altri. Il dolore arriva per aiutarci, va accolto, può essere una grande risorsa e dal dolore si può rinascere e ricominciare se lo si vuole".

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