Parla il conduttore della kermesse
Pippo Baudo, direttore artistisco del Festival di Sanremo, esprime soddisfazione per la scelta dei cantanti in gara e soprattuto dei loro brani. "E' un cast importante e vario", dice Baudo, "con canzoni non sanremesi come si diceva in senso spregiativo, fatte solo per conquistare una giuria e che poi si dimenticano in pochi giorni. L'esempio di Alexia, Silvestri e Paoli dello scorso anno è servito molto per incoraggiare altri big".
"Bisognava far capire ai cantanti che non necessariamente dovevano essere presenti con canzoni facili, ma con testi dai significati profondi. E questo tipo di canzoni sono arrivate". Baudo fa tre esempi: "Sergio Cammariere, cantautore di nicchia, vincitore del premio Tenco, non abituato alle grandi platea ha una canzone forte, c'è il ritorno di Giuni Russo e c'è la coppia Mirò-Ruggeri con un pezzo dal titolo emblematico, Nessuno tocchi Caino che affronta un tema importante come la pena di morte. E' il dialogo di una condannata a morte col suo boia. Insomma l'impegno è notevole".
Il conduttore rileva anche che la commissione "non ha guardato alle case discografiche importanti ma alla bontà assoluta dei pezzi. Alcuni dei nomi non appartengono allo star system delle major". Quanto ad alcuni evergreen, come Bobby Solo e Little Tony, Baudo spiega: "fanno una cosa particolare: sono due campioni che furono rivali negli anni '60, anche rivali di ciuffo di capelli e che ora con due chitarre cantano una canzone come due amici. Sarà una cosa bella ed emozionante".
Polemiche in vista? "Qualcuno che si lamenta c'è sempre", risponde Baudo. E Milva che diceva di essere stata ignorata? "Non c'è nella lista ma Milva", risponde Baudo, "non si è presentata, non ha inviato nessun disco. I grandi della musica leggera italiana sono tanti ma un cast così non lo ricordo da un po'". Sui testi delle canzoni, ancora top secret, ma che potrebbero suscitare polemiche per i contenuti, Baudo dice: "ci saranno contenuti forti, ma scritti molto bene e con grande partecipazione e attenzione al bel suono e alla conciliabilità con la melodia. A volte sono canzoni scatenate, come quella di Britti, un pezzo che affascinerà da subito".
Pippo non si sbilancia, invece, sulla scelte delle collaboratrici che lo affiancheranno nella conduzione della kermesse. "Basta col gioco della bionda e della mora, vorrei due donne che sappiano fare spettacolo", dice Pippo. "Stimo Paola Ferrari", dice riferendosi alle ultimi voci che volevano il mezzobusto del Tg2 alla guida del DopoFestival, "ma è una giornalista e noi vorremmo qualcuno che sappia fare spettacolo. Luisa Corna? Ha già un certo numero di prime serate previste il sabato sera", precisa Baudo, "Sanremo ha anche il compito di suscitare qualche curiosità in più rispetto a volti già noti".
Baudo ribadisce comunque che quello della "bionda e della mora non sarà un principio essenziale. Stiamo lavorando alla ricerca di due donne da inserire all'interno dello spettacolo, due presenze dunque che non dovranno essere solo decorative".